Trama La paura
Nelle trincee della Prima guerra mondiale, il fuoco inesorabile di un cecchino nemico uccide, uno a uno, i soldati che tentano di raggiungere un posto di vedetta sguarnito; col numero dei morti cresce il panico dei vivi che lo scrittore rende facendo ricorso alle immagini della più cruda fisiologia, nonché alle diverse tipologie dei fanti e soprattutto alle diverse parlate dialettali. Pubblicato nel 1921, "La paura" è il più crudo fra i racconti che Federico De Roberto dedicò al primo conflitto mondiale; ed è il frutto più aspro e il più memorabile esito dell'ultima produzione del prolifico autore dei "Vicerè", addirittura fra le prove più eminenti di tutta la sua opera. Un canto del cigno, meglio ancora un ruggito: di rabbia impotente, di sorda protesta. La rappresentazione dei fanti che marciscono nelle trincee è impietosa, aliena da concessioni alla retorica patriottarda o populista. Questo spaccato estremamente veritiero del paese reale non ha certezze da difendere né messaggi da diffondere, e di un solo sentimento è depositario: quello della "paura" più atroce, vale a dire di un immane sgomento di fronte alla guerra, di fronte all'obbligo di uccidere e di farsi uccidere.
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Recensioni degli utenti
La paura-19 maggio 2011
Giu'il cappello, qui ci troviamo di fronte a un vero e proprio capolavoro. Una delle scoperte più belle degli ultimi mesi. Tutta l'atrocità e l'assurdità della guerra. E della morte, insensata, nelle vite di due giovani amanti che rimarranno uniti fino alla morte...
La paura-21 novembre 2010
Bellissimo intenso perfetto. Una delle scoperte più belle degli ultimi mesi. Tutta l'atrocità e l'assurdità della guerra. E della morte, insensata.