Oro sangue. La confraternita del pugnale nero vol.6 di J. R. Ward edito da Rizzoli
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Oro sangue. La confraternita del pugnale nero vol.6

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Best BUR
Traduttore:
Pianalto P.
Data di Pubblicazione:
15 gennaio 2015
EAN:

9788817079938

ISBN:

8817079936

Pagine:
578
Formato:
brossura
Argomenti:
NARRATIVA HORROR E GOTICA, NARRATIVA ROSA
Disponibile anche in E-Book
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Trama Oro sangue. La confraternita del pugnale nero vol.6

Phury è il gemello di Zsadist, il tremendo vampiro guerriero. Ha rinunciato al suo amore per Bella, la compagna del fratello, e ha dedicato la sua vita alla salvezza della loro razza, accettando il ruolo di Primale delle Quaranta Elette: proprio lui, il più puro tra tutti i vampiri della Confraternita, ha il compito di generare una nuova stirpe di combattenti. I suoi demoni interiori lo spingono alla violenza più sfrenata, mentre il desiderio invincibile per Bella si trasforma in una tortura insopportabile. Intanto, la Confraternita si deve preparare ad affrontare una nuova battaglia letale contro i lesser. Ma l'incontro di Phury con la sua Prima Sposa, l'Eletta Cormia, cambierà il suo destino, come quello di molti altri. Il sesto capitolo della saga dedicata alla Confraternita del Pugnale Nero è una storia di tormento e sacrificio, dove si consuma la scelta più difficile: quella tra la passione e il dovere.

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3 di 5 su 9 recensioni

Oro e sangue.Di L. A. MARIA-7 maggio 2012

Contrariamente al fratello Zsadist, il personaggio di Phury non sembra vivere di luce propria, ma solo di luce riflessa. Verrebbe voglia di gridargli di svegliarsi un po' . Fortunatamente ci pensa Cormia a dargli una regolata, un'eletta che vuol vivere per sè e non perchè è costretta dalle circostanze. Un volume che fa riflettere.

LOVER ENSHRINEDDi L. DANIELA-5 maggio 2012

In questo sesto capitolo della saga della confraternita, protagonista è la storia di Phury, iniziata nel 5 della saga. Ora nel pieno del suo svolgimento, conosceremo meglio Cormia, Eletta prescelta come Prima Sposa del Primale, Phury, che per altruismo ha scelto di liberare Vishous da tale compito. Il problema è che P. Ancora talmente ossessionato dai ricordi, dai sensi di colpa per essere stato il gemello sopravvissuto, che non riesce a non smettere di drogarsi, annebbiando la mente, per scacciare la sua ossessione che gli parla facendolo sentire un reietto e un fallito. Ma la vicinanza della candida Cormia gli farà rinascere gli istinti più nascosti, e per questo pur accorgendosi di amarla ogni giorno sempre di più e di essere ricambiato, la terrà lontana perché sapendo che non può essere la sua shellan, in quanto prima di ogni cosa viene il suo ruolo di primale, preferisce allontanarla. Questo sesto capitolo dovrebbe avere come sottotitolo: il senso di colpa. Infatti quasi tutti i personaggi sono attanagliati dal senso di colpa. John per esempio vive come una colpa la violenza che ha subito e non riesce a parlarne a nessuno, il suo amico Qhuinn sente di avere qualcosa di sbagliato per via degli occhi di diverso colore, Blay perchè ama Qhuinn, Zsadist perché il fratello si è sacrificato per liberarlo, Rehv per aver dovuto uccidere il padre per salvare la sorella Bella. Il povero re Wrath ne avrà di problemi da risolvere. Come gli assalti alle famiglie della glymera ad opera del lesser, i non morti, la difficile decisione di ripudiare Phury, proteggere John e salvare la vita del suo amico Qhuinn, rinforzare l'unione dei fratelli e non fare indebolire il suo potere, il rapimento del giovane Lash, rapito dai lesser. Solo dopo aver toccato il fondo, Phury capisce che il destino può essere cambiato, che le Elette possono scegliere di non vivere segregate, che si può trovare il modo di rinforzare le file dei fratelli, che la Vergine madre di tutti i vampiri può cambiare l'ordine delle cose. L'atto finale che carica di aspettative il futuro settimo capitolo è il ritorno di Thor ad opera di uno strano e ambiguo angelo, Lassiter, e l'elezione a capo della glymera di Rehv il symphath che deve nascondere la propria natura e che per farlo si è reso schiavo di un altro personaggio misterioso, la Principessa sadica. Devo dire che più si va avanti e più le storie d'amore diventano audaci e a volte squallide e assurde oltre ogni limite In certi momenti viene da pensare che l'autrice non sia mai sazia di scender nei particolari e diventare sempre più volgare. Questo come anche lover unbound è più un romanzo corale. Le storie che fanno da sfondo sono un anticipo delle future storie che la ward con sadismo ci descriverà nei prossimi capitoli. Personaggi in sordina sono sempre più presenti. Mancano un po' i dialoghi molto ironici che caratterizzavano i primi capitoli. Si fa tutto più serio. Alcuni indizi che va lasciando sparsi nei vari capitoli anticipano facilmente la futura storia di John con la strana dark Xhex, amica di Rehv, la futura e combattuta storia omosessuale tra Blay e Qhuinn, il nuovo personaggio di Payne, il ritorno di altriPenso che in un modo o nell'altro, l'autrice riuscirà a far continuare la saga dando spazio a personaggi minori e ripescandone altri appena comparsi nelle altre storie.

Ma anche no.Di C. Elisabetta-18 marzo 2012

Sarà che dopo un personaggio come Z, neswsuno possa arrivare a prendere tanto il lettore, ma da suo fratello Phury ci si dovrebbe aspettare almeno un minimo di fascino. Zero! Praticamente tutti i personaggi minori e le varie storie in parallelo suscitano maggio rinteresse rispetto alla coppia principale. Gran peccato.

CambiamentiDi C. ROSALINDA-8 marzo 2012

Dopo un inizio Cupo, Triste e Grigio il romanzo prende un ritmo pressato, un fatto dopo l'altro che non permette alla Confraternita di prendere fiato tra una disgrazia e l'altra; perché le disgrazie non vengono mai sole. I protagonisti della storia d'amore sono Phury e Cormia che ci tengono in sospeso con il loro amore e destino fino agli ultimi capitoli. Negli ultimi capitoli tornano vecchi personaggi e n'arrivano di nuovi da conoscere. Nel romanzo non ho apprezzato per nulla la figura del Mago che mi ha infastidito per tutta la lettura.

Oro e sangueDi E. Bugiani-17 febbraio 2012

Il sesto capitolo della serie della confraternita del pugnale nero è un po' tirato rispetto agli altri volumi. La storia di Phury e Cormia non eguaglia in passione e coinvolgimento quelle vissute dagli altri confratelli. Comunque vale veramente la pena di leggere questo libro solo per arrivare ad apprezzare la magnifica parte finale.

Sotto tono.Di R. Michele-6 febbraio 2012

E' da questo libro che la storia diventa più corale. E' da questo libro che la storia perde di fascino... Oppure, più semplicemente è colpa di Phury che in questo libro è il protagonista della vicenda, a rendermi insoddisfatto per la prima volta. Tutte le altre storie parallele sono di maggior spessore rispetto a quella principale. Non sarebbe male se tralasciamo proprio Cormia e Phury, anzi sarebbe decisamente un miglioramento!