Notai. Scrivere documenti nell'Italia medievale
- Editore:
Viella
- Collana:
- I libri di Viella
- Data di Pubblicazione:
- 23 marzo 2006
- EAN:
9788883342011
- ISBN:
8883342011
- Pagine:
- 269
- Formato:
- brossura
Descrizione Notai. Scrivere documenti nell'Italia medievale
La storia del notariato italiano è tema di grande interesse per gli studiosi della società e delle istituzioni medievali, se non altro perché sono di mano notarile gran parte delle fonti d'archivio tramandate da quel periodo. L'autore propone questa storia attraverso l'esame diretto dei documenti scritti da alcuni notai, che operarono in periodi diversi: dapprima il notariato longobardo e italico, poi il cambiamento del XII secolo, infine il solido professionismo due-trecentesco. Troviamo un toscano, un padovano, molti perugini e umbri; un capitolo verte sul confronto tra i notariati genovese e veneziano, e un altro insiste sulla situazione bolognese. Al di là dei luoghi, gli esempi valgono a rappresentare fenomeni di portata nazionale.
Recensioni degli utenti
Notai. Scrivere documenti nell'Italia medievale-6 luglio 2011
Essenzialmente una sintesi di quella che fu la grande storia del notariato, si articola sotto molteplici punti di vista: come storia di un CETO, che tra IX ed XI secolo è molto compatto, in quanto detentore della scrittura, bene molto importante nella società oligoalfabeta del tempo, come storia della DOCUMENTAZIONE, come storia DELLE ISTITUZIONI, in quanto la prerogativa notarile di dare un carattere di "pubblicità" alle azioni dei soggetti privati, discende da una concessione dell'autorità (laica o ecclesiastica) , che si pone come sorgente del diritto ed infine come storia INTELLETTUALE, infatti anche laddove i notai utilizzano un lessico ed una struttura frasale che farebbe impallidire ogni buon classicista, si tratta di un'operazione intellettuale che sceglie la chiarezza e la possibilità di rendersi intellegibili ai rogatari che di norma sono meno acculturati. Ciò che trasuda maggiormente dalle pagine di questo testo è comunque la grande esperienza dell'autore, capace di destreggiarsi tra i notai medievali di tutta Italia.
Un libro magistrale sul notariato medievale-2 luglio 2010
Lo studio di Bartoli Langeli sulla storia del notariato si articola sotto molteplici punti di vista: come storia di un CETO, che tra IX ed XI secolo è molto compatto, in quanto detentore della scrittura, bene molto importante nella società oligoalfabeta del tempo, come storia della DOCUMENTAZIONE, come storia DELLE ISTITUZIONI, in quanto la prerogativa notarile di dare un carattere di "pubblicità" alle azioni dei soggetti privati, discende da una concessione dell'autorità (laica o ecclesiastica), che si pone come sorgente del diritto ed infine come storia INTELLETTUALE, infatti anche laddove i notai utilizzano un lessico ed una struttura frasale che farebbe impallidire ogni buon classicista, si tratta di un'operazione intellettuale che sceglie la chiarezza e la possibilità di rendersi intellegibili ai rogatari che di norma sono meno acculturati. Ciò che trasuda maggiormente dalle pagine di questo testo è comunque la grande esperienza dell'autore, capace di destreggiarsi tra i notai medievali di tutta Italia.