Descrizione Nostalgia di cielo
Per quanto distante possa essere, la tua terra ti rimane dentro: generosa o avara, solo nelle sue viscere è possibile respirare la vita. "C'è una terra ancora sconosciuta, lontana, persa, che pure appartiene agli uomini: la terra dell'Eden, la terra delle nostre radici e del nostro futuro. La terra della felicità, di cui abbiamo una inconsapevole nostalgia. La terra che potremmo rendere viva e presente nel viaggio della vita, se solo riuscissimo a recuperarne la memoria". E i semi da piantare in quella terra già li abbiamo: sono le beatitudini proclamate da Gesù per restituire agli uomini la speranza e il senso dell'esistenza in attesa del Regno. Dopo "La tenerezza di un Dio diverso", l'autore propone le nove beatitudini come semi di una nuova vita, segnali luminosi nel cielo stellato della felicità che ci indicano il sentiero per ritrovare la terra perduta e così vivere felici. Se gli uomini riusciranno a coltivare dentro di sé quella nostalgia di cielo che apre all'infinito, allora l'immagine della terra promessa darà senso alla loro vita. Infatti, nell'originale interpretazione di Matino, le beatitudini non solo promettono la felicità futura ma si incarnano nella vita di uomini e donne che con la forza delle mani nude, con il coraggio delle lacrime, con la libertà del cuore sanno costruire un mondo di pace e di giustizia.