Nostalgia della bellezza. Perché l'arte contemporanea ama il brutto e il mercato ci specula sopra di Angelo Crespi edito da Giubilei Regnani
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Nostalgia della bellezza. Perché l'arte contemporanea ama il brutto e il mercato ci specula sopra

Collana:
Saggistica
Data di Pubblicazione:
16 marzo 2021
EAN:

9788898620876

ISBN:

889862087X

Pagine:
150
Formato:
brossura
Argomento:
ARTI: ARGOMENTI D'INTERESSE GENERALE
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Descrizione Nostalgia della bellezza. Perché l'arte contemporanea ama il brutto e il mercato ci specula sopra

Perché il pezzo più acclamato e iconico dell'arte contemporanea è una banana appesa con lo scotch? Bandita la bellezza e il fatto bene, si è consolidato il sistema delle brutte arti e, assecondando l'idea per cui basta l'idea, prevalgono opere orrende e insensate, giochini che soddisfano solo gli addetti ai lavori. Un mondo autoreferenziale quello dell'art system, in cui le opere non hanno più un valore bensì un prezzo, i musei e i curator lavorano per aumentarlo, i collezionisti ci speculano sopra, immaginando di trarre profitti dalle azioni che circolano e che devono essere scambiate velocemente. Da Banksy a Jeff Koons, passando per Cattelan, vizi e tic e trucchi di un mercato che fno all'anno scorso valeva 60 miliardi di dollari e che oggi risente del prolungato lockdown. Come sarà l'arte dopo la peste? Alla fine, ci salverà la pittura che è l'unica vera avanguardia, ci salveranno quegli artisti che dipingono e scolpiscono, fdandosi delle loro mani, mirando alla perfezione, credendo di poter ancora produrre capolavori che diano senso al mondo.

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