Non m'importa se non hai trovato l'uva fragola di Giulia Fiorn edito da Araba Fenice
Alta reperibilità

Non m'importa se non hai trovato l'uva fragola

Editore:

Araba Fenice

Data di Pubblicazione:
2017
EAN:

9788866174561

ISBN:

8866174564

Pagine:
255
Formato:
brossura
Acquistabile con o la

Trama Non m'importa se non hai trovato l'uva fragola

Una famiglia borghese astigiana degli anni venti sullo sfondo di un Piemonte arcaico e contadino. Giulia Fiorn compie con questo libro una rivisitazione della propria infanzia, quella di una bambina rifiutata dai suoi stessi famigliari: un'esperienza sofferta riscattata da uno straordinario senso del comico, una vicenda commovente e divertente, in cui i personaggi sono dipinti con freschezza e realismo.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 15.20€ 16.00
Risparmi:€ 0.80(5%)
Disponibile in 3-4 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Non m'importa se non hai trovato l'uva fragola
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 2 recensioni

ottimoDi B. Jenny-23 ottobre 2015

Sono più che soddisfatta! Il testo mi è piaciuto moltissimo: una storia tenera, dolorosa e dolce al tempo stesso, che dovrebbe essere letta da quelle moderne fanciulle che si sentono " incomprese" e poco considerate dalla propria famiglia. Questa storia biografica potrebbe insegnar loro a considerare che c'è sempre chi sta peggio di noi e che con la volontà si possono raggiungere alti traguardi, dare uno scopo alla propria esistenza ed essere soddisfatti della propria vita.

Non m'importa se non hai trovato l'uva fragolaDi G. Silvio-18 novembre 2010

Un delizioso romanzo autobiografico dove l'autrice rivive la sua straordinaria infanzia divisa tra l'abbandono dei propri familiari (in particolare la non accettazione da parte della madre) e l'affetto che riesce a suscitare tra il personale in servizio presso a sua ricca famiglia. E' una pietra scartata la piccola Lilli: strabica, grassa ma intelligente e spontanea al punto che diventerà "la pietra d'angolo". Il tutto ambientato ad Asti negli anni Venti del secolo scorso, anche se solo nelle ultime righe c'è un riferimento cronologico come se la realtà storica non contasse perché la sola cosa che conta è quanto percepito dalla piccola protagonista. Il libro è veramente piacevole da leggere perché alla profonda tristezza che suscita l'idea di una bambina rifiutata dalla madre, si contrappone l'entusiasmo strabordante di una bambina piena di vita che riesce ad affascinare chi la circonda: dal padre così amato (per lei è un principe) fino alla maestra. Non c'è rimprovero verso la madre e non si capisce neanche il perché del rifiuto: l'affetto delle serve di casa sembra poter supplire a una così grave mancanza e alla fine la perdente sarà proprio la madre così incapace di comprendere la straordinaria carica vitale della propria figlia. Ho trovato molto efficace l'uso delle parole dialettali: il dialetto era vietato dalla madre perché poteva tradire un'origine contadina e per questo appena la piccola rientra in famiglia dovrà imparare a parlare l'italiano. La madre invece usa il dialetto quando vuole insultare le persone, come per "abbassarsi" al livello di chi osa contraddirla. Un bel romanzo e Giulia Liliana deve essere stata una persona veramente fuori dal comune (è diventata medico e ha lavorato in Africa) .