Non ci sono solo le arance

E' un romanzo che scorre veloce, piacevole, e la vicenda riesce a coinvolgere molto, più per il contesto complicato che per lo stile con cui è composta. L'idea che ci siano o siano esistite comunità di quel tipo, non solo in Inghilterra ma anche qui in Iatlia, fa venire la pelle d'oca. Unico difetto sono quelle parti non appartenenti alla storia che, per quanto belle, a volte non hanno molto senso e sembrano inserite un po' a casaccio.

Ben eseguito e potente nell'affermare con forza che il mondo è fatto di bene e di male, ma mai di solo bene o di solo male; e che c'è dell'altro oltre a quello che ognuno di noi personalmente è o conosce. Il mondo è pieno di splendidi frutti, non ci sono solo le arance, e sta a noi saperli cogliere ed apprezzarli nella loro vera, intima natura.

La storia non è tra le più originali, ma se non erro è tra i suoi primi libri... La protagonista, una bimba di nome Jeanette - il nome dell'autrice stessa- , viene adottata da un mamma molto religiosa che sostiene "aver avuto la figlia dal Signore". La fa crescere con il futuro da missionaria, ma non tutto fila liscio come lei aveva programmato...qualcosa in Jeanette non segue i dettami di Dio anche se Jeanette non capisce la motivazione essendo spinta da puro amore. L'autrice ha un modo di scrivere splendido... in questo libro intreccia il racconto di Jeanette con racconti /fiabe famose. Da leggere per come è scritto!