La nobile arte del bluff
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi. Stile libero extra
- Traduttore:
- Brusasco P.
- Data di Pubblicazione:
- 13 maggio 2016
- EAN:
9788806224929
- ISBN:
8806224921
- Pagine:
- 198
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Poker
Descrizione La nobile arte del bluff
Colson Whitehead gioca a carte da sempre. Piccole poste tra amici, perlopiù scrittori con cui vince facilmente grazie alla sua "faccia da poker". Quando "Grantland", una rivista sportiva, si offre di pagargli l'iscrizione alle World Series di Texas Hold'em di Las Vegas, capisce però che deve fare sul serio. Così si sottopone a un duro allenamento per resistere ai sette giorni di torneo che lo aspettano, alla tensione e ai buffet dei casinò. "La nobile arte del bluff" è il racconto della sua immersione in un mondo che finora abbiamo conosciuto solo tramite la Tv. È una riflessione, tanto caustica quanto divertente, sull'America di oggi, la depressione e il peso dei nostri fallimenti.
Recensioni degli utenti
Un buon libro con qualche limite-2 gennaio 2020
Nel 1993 una rivista invio' un giornalista, Al Alvarez, a seguire e descrivere il Main Event delle WSOP, cioe' il maggior torneo di poker dell'epoca. Ne usci' un libro che e' tuttora un cult del genere, The Biggest Game in Town Molti anno dopo il poker esplode, diventa un gioco di massa, anche grazie ad internet, c'è interesse, si pubblicano libri e manuali, i programmi televisivi dedicati ai grandi tornei hanno un notevole share. Allora una rivista prova a ripetere l'esperimento dell'83 e paga ad uno scrittore, Colson Whitehead, la quota di partecipazione al Main Event in cambio di una serie di pezzi di costume su quell'ambiente. Il libro che ne esce, La nobile arte del bluff, e' interessante ma non raggiunge la bellezza del suo modello. Laddove la scrittura di Alvarez e' coinvolgente, ma lineare e molto pulita, Colson non riesce a dimenticarsi di essere uno scrittore di un certo livello ed usa una lingua a volte un po' troppo "creativa", persino un po' fastidiosa, per nobilitare a livello letterario la materia che sta trattando. Il libro e' leggibile e non dispiace, certo, ma si capisce che l'autore vorrebbe creare un racconto d'ambiente non privo di meriti stilistici ed interessante da leggere per chiunque ami la lettura. Invece, come accade per tutti i libri sul poker, la vicenda risulta poco coinvolgente e un po' contorta, per non dire noiosa, per chi di poker non ne sa nulla, mentre chi se ne interessa e non va alla ricerca di eccellenze letterarie, trova un po' fastidiosi certi passaggi, in cui Colson sembra interessato soprattutto dimostrare la sua bravura e modernita' nell'uso del linguaggio piuttosto che le sue doti di narratore di eventi Una lettura consigliabile, in ogni caso, per chi si interessa di Poker.