I nibelunghi edito da Einaudi

I nibelunghi

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
20 settembre 2006
EAN:

9788806183882

ISBN:

8806183885

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Descrizione I nibelunghi

La storia d'amore di Sigfrido e Crimilde e le cruente imprese di Attila e Teodorico costituiscono i due cicli del maggior poema epico germanico, formato da 39 canti o avventure, scritto nel Duecento da autore ignoto. Combattendo contro i Nibelunghi (stirpe di nani che vivono nelle viscere della terra), il giovane eroe Sigfrido conquista un immenso tesoro e alcuni poteri magici: la spada che uccide ciò che tocca, il cappuccio che rende invisibili, l'anello che moltiplica le forze. Ma non sempre la magia è sufficiente a difendersi dalla morte... Crimilde vendicherà Sigfrido in un crescendo di lotte che causeranno il massacro di due interi popoli. Un classico della letteratura di tutti i tempi che ha avuto in Richard Wagner e nella sua ben nota tetralogia del Reno il massimo esegeta.

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4 di 5 su 3 recensioni

Il tesoro del dragoDi A. Coppo-15 luglio 2011

Un meraviglioso poema epico medievale anonimo, avvolto da un alone di mistero circa la sua provenienza. Il racconto subisce qualche modifica rispetto a quello tradizionalmente noto della letteratura eddica, si arricchisce di caratteristiche della vita cortese e di espressioni più moderne, tuttavia la bellissima vicenda principale di Sigfrido e Crimilde è conservata.

I NibelunghiDi G. Tommaso-23 febbraio 2011

Il Nibelungenlied (Canto dei Nibelunghi) è un capolavoro. Non amo dare giudizi trancianti, solitamente, ma veramente pochi scritti hanno saputo regalarmi una così ampia gamma di emozioni come questo poema medievale. Ci sono tutti gli ingredienti di un grande classico: la poesia, l'amore, la magia, il coraggio, la tragedia. I Nibelunghi però è prima di essere un immenso poema cavalleresco è soprattutto un raffinato "romanzo" psicologico. I personaggi non sono semplici macchiette che si muovono come marionette su un palcoscenico dal fondale dipinto. Questo poema vive! Sin dal primo verso ha la capacità di catturarti in un altro mondo, le terre germaniche antiche, dove la violenza e l'onore sono i fili conduttori dell'esistenza. Proprio l'onore che verrà macchiato dalla famiglia di Crimilde, che lungamente mediterà vendetta fino al tragico (e grandiosamente fatalista) epilogo. La sensibilità che ne emerge è forse lontana dalla nostra o da quella più familiare dei poemi omerici. Grattando sotto la superficie però è impossibile non notare le comunanze, più che le discrepanze. Le quartine sono di un linguaggio così vivido e sciolto che pare di assistere alla proiezione di un capolavoro cinematografico, che si svolge tutto nella nostra mente, evocato dal poeta anonimo. Il Nibelungelied è anche il punto di arrivo di una lunga tradizione orale e scritta che vede i suoi fondamenti nelle società nordiche alto-medievali. Non stupirà infatti ai lettori di altre versioni (tra cui l'Edda di Snorri Sturluson) la comunanza di personaggi e situazioni. Come punto di arrivo quindi, può essere il punto di partenza per scoprire tutta una letteratura da noi poco diffusa, ma non meno meritoria della tradizione greco-latina che monopolizza gli studi dell'obbligo.

I NibelunghiDi M. Mauro-1 ottobre 2010

Una saga lontana dalla nostra tradizione di valori e anche da quella greca e latina, proprio per questo entusiasmante e coinvolgente.