Navi perdute di Naomi J. Williams edito da BEAT
Alta reperibilità

Navi perdute

Editore:

BEAT

Traduttore:
Togliani M.
Data di Pubblicazione:
12 aprile 2018
EAN:

9788865595237

ISBN:

886559523X

Pagine:
394
Formato:
rilegato
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Trama Navi perdute

Per l'ingegnere navale Paul Mérault de Monneron niente è più sgradevole di imbarcarsi a Calais per attraversare la Manica. Come al solito, lo aspetteranno raffiche superiori ai venti nodi, onde alte come diligenze, capitani scorbutici e barcaioli disonesti. In più, stavolta, sulle spalle di Monneron grava un ulteriore tormento: un segreto impostogli dal ministero della Marina francese. A chiunque gli chieda perché stia andando a fare incetta di bussole azimutali britanniche, telescopi notturni, termometri, farmaci anti-scorbuto e oggetti di scambio, dovrà rispondere di essere al soldo di un mercante spagnolo, tale Don Inigo Alvarez, che è in procinto di salpare per i mari del Sud. Peccato non esista nessun Don Inigo Alvarez. La verità è che il governo francese ha chiesto a Jean-Francois de Galaup, conte di La Pérouse, di ripercorrere il viaggio d'esplorazione del leggendario capitano inglese James Cook. Copiarne le rotte, per emularne i successi. Per questo, augurandosi che l'Inghilterra non se ne accorga, il conte di La Pérouse ha tirato a lucido due fregate, la Boussole e l'Astrolabe, e ha assoldato duecento marinai e un folto gruppo di naturalisti, scienziati e matematici, promettendo di non fare ritorno fino a quando non avrà coperto ogni miglia di oceano navigabile. Salpate da Brest nel 1785, le due fregate raggiungono la Patagonia, doppiano Capo Horn e l'Isola di Pasqua...

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5 di 5 su 1 recensione

Navi ritrovateDi C. Dafne-5 febbraio 2017

Il fascino delle esplorazioni è onnipresente nell'animo umano che, da sempre, è stato attratto dall'ignoto. La pulsione verso la conoscenza e la curiosità ci hanno sempre spinti a intraprendere viaggi; nulla importava che fossero spostamenti minuti o di grandi distanze, la passione era la medesima. Il tema del viaggio è universale ed eterno. Se greci, romani, vichinghi e veneziani e tutti coloro che sono seguiti utilizzavano il beccheggiare ed il rollare delle navi, avventurandosi verso altri lidi con sestanti ed astrolabi, ora si esplora l'ignoto, aggiungendo il prefisso astro. È notizia di pochi mesi fa l'ultima missione che ci ha spinti su Marte a cui ne seguiranno altre. Navi perdute è il resoconto di un viaggio di esplorazioni, realmente avvenuto a cavallo della rivoluzione francese, voluto fortemente dalla monarchia francese quale risposta all'allora recente viaggio di Cook. Il fatto che sia stato realmente intrapreso aggiunge fascino ad una storia che merita di essere narrata e non dimenticata. L'autrice riesce a farsi interprete dei pensieri dei vari protagonisti, permettendo al lettore moderno di spaziare in un'epoca che potrebbe apparire lontana nel tempo se non fosse assai moderna per l'incontro di culture ed usi diversi. Si viene così a scoprire che le strumentazioni scientifiche inglesi erano le migliori in commercio e talmente perfezionate da essere preferibili rispetto a qualsiasi altra. Assolutamente affascinanti i brevi rimandi alla storia della medicina, con gli ultimi ritrovati dell'epoca contro lo scorbuto. Un libro da leggere per chi ama il mare, ma anche per chi è semplicemente curioso e desidera viaggiare alla scoperta di sogni.