Trama Nata con il cuore in una mano
Giovanni Antonicelli è pronto a chiudere il giornale, quando legge un'agenzia da Londra che racconta un evento miracoloso: una bambina, in India, è nata stringendo il proprio cuore in una mano. La notizia lo trascina in un vortice di pensieri: quanto, un esserino così piccolo e mostruoso - cioè straordinario - è esempio di forza e di vita? Così piccola e fragile, deve già sfidare la morte, mentre lui non riesce a capire dov'è nascosto il tarlo che sta rosicchiando la relazione con sua moglie Antonia. Anche lei giornalista, è a Parigi per un dossier sulla vita di Artaud, artista francese vittima della sua stessa follia. Ma come può svelare la radice del dolore che affliggeva Artaud, se lei stessa è sorda a quel che cova in grembo? Sono mesi ormai che non fa l'amore con Giovanni, e dopo l'ennesimo rifiuto gli ha confidato di non avere più sogni, di sentirsi un essere in via di trasformazione. Cos'è quel velo che le stringe il cuore tanto da farla sentire ostaggio del loro amore? Entrambi, a distanza, sentono un dolore su un fianco, una fastidiosa trafittura, come se denti aguzzi pizzicassero la loro pelle rendendo le loro anime siamesi, nonostante tutto.