Nagasaki
- Editore:
Barbès
- Collana:
- Intersections
- Traduttore:
- Gurrieri T.
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2011
- EAN:
9788862942263
- ISBN:
8862942265
- Pagine:
- 150
- Formato:
- brossura
Trama Nagasaki
Nagasaki - Faye Éric
La vita di Shimura-san è fatta di solitudine, di lavoro e soprattutto di cose e di ritmi sempre uguali, precisamente decisi o accatastati con ordine. Un giorno però le cose cambiano e questa vita scandita da uno schema rigido e sempre uguale a se stesso improvvisamente cambia. Nagasaki, primo lavoro dello scrittore Eric Faye tradotto in italiano, ci catapulta in un universo fatto di individualismo e di illusione in cui però l’imprevisto genera una rivoluzione e uno stravolgimento interiore perché nulla può essere sistematicamente deciso, sistematicamente triste o felice. Non possiamo prevedere ciò che la vita ha in serbo per noi. E’ questo quello che accade al protagonista di questo libro che crede di vivere sereno, cullato dall’abitudine, rassicurato dai suoi gesti e dalle sue giornate sempre uguali a se stesse, finché una mattina si accorge che mancano delle cose dal suo frigo e un oggetto che la sera prima aveva sistematicamente messo nella credenza è stato spostato di pochi centimetri. Una persona ordinaria non si accorgerebbe neppure di questi piccoli e indecifrabili cambiamenti in una casa, ma per Shimura-san è diverso. Lui ne è sicuro: qualcuno è entrato in casa sua ed è un ladro a dir poco strano che invece di rubare i gioielli o i soldi porta via yogurt o succo d’arancia. Grazie a una telecamera il mistero viene presto svelato e una donna, sicuramente una clandestina, ha vissuto per più di un anno in casa di Shimura-san, proprio nell’armadio a parete della camera che l’uomo usa come magazzino. Ma chi è veramente quella donna? E cosa c’entra Nagasaki, il titolo di questo romanzo, con il protagonista? Faye, partendo da un fatto realmente accaduto, esplora l’animo umano ponendo al lettore molte domande, destinate a risolversi solo nelle ultime pagine. Shimura-san si sente infatti violato della sua intimità e soprattutto della sua profonda solitudine nello scoprire che per lungo tempo, la sua vita è stata sconvolta da un’altra presenza perché in Nagasaki noi e gli altri siamo vite parallele che scorrono lungo lo stesso fiume.