Il monastero delle ombre perdute

"Il monastero delle ombre perdute" di Marcello Simoni è un racconto sinuoso e bellissimo che ancora una volta ci porta nella Roma del Seicento, dove lo scrittore, ex archeologo, ama ambientare le sue storie noir. Dopo il successo di Il mercante di libri maledetti, Simoni ci conduce stavolta per mano nel buio delle catacombe di San Callisto dove nel giugno del 1625, la giovane e seducente Leonora Baroni viene condotta da uno spasimante. Il momento d’amore si trasforma però in orrore con il ritrovamento da parte di Leonora di un cadavere di un uomo e di donna con la faccia di capra. A risolvere il caso è chiamato, da Roma, da padre Francesco Capiferro, l’inquisitore Girolamo Svampa, esiliato in una piccola diocesi toscana per i guai commessi in precedenza. Ben presto si scopre infatti che l’uomo trovato morto è un Cavaliere di Santo Stefano molto noto e la sua uccisione potrebbe essere legata a qualche fenomeno di stregoneria. Per risolvere il caso Svampa ha bisogno di parlare con la giovane Leonora Baroni, ma non sa che la ragazza è nipote di Giovanbattista Basile, uomo di potere e grande scrittore, nel cui studio viene proprio ritrovata una fiaba che parla di una donna con la faccia di capra. Cosa c’entra con l’omicidio lo scrittore Basile? E come mai proprio sua nipote ha scoperto i due cadaveri? La trama di "Il monastero delle ombre perdute" si fa fitta e Svampa deve muoversi su acque molto melmose dove non rischia solo la sua carriera, ma anche la vita.