La moglie di don Giovanni di Irène Némirovsky edito da Adelphi
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La moglie di don Giovanni

Editore:

Adelphi

Edizione:
2
A cura di:
G. Pinotti
Traduttore:
Frausin Guarino L.
Data di Pubblicazione:
11 ottobre 2006
EAN:

9788845921049

ISBN:

8845921042

Pagine:
63
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La moglie di don Giovanni

Una moglie devota e irreprensibile, ammirata e rispettata e il suo atroce segreto.

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3 di 5 su 5 recensioni

Breve e intensoDi V. Eleonora-6 dicembre 2014

Irène Némirovsky è una dei pochi autori dei quali leggerei anche la lista della spesa. La sto scoprendo a piccoli passi, e da un tempo relativamente recente, ma mi piace. Mi piace quello che ha da dire, come lo dice e soprattutto come scrive e il modo in cui riesce a farti capire un personaggio in poche righe. Questo libricino è di poco più di 60 pagine, e il racconto vero e proprio occupa meno di 45 pagine. Scorre benissimo, i personaggi sono ben caratterizzati e studiati. Breve (senza dubbio), ma intenso e ben descritto. Le donne di cui parla la Némirovsky sono tutte interessanti, e Clémence non fa eccezione. L'uso delle maiuscole è un modo per "prendere le distanze", ed è davvero interessante.

Breve ed intensoDi T. Roberto-11 marzo 2012

In una lunga lettera Clémence, affezionata domestica di un tempo, rivela alla Signorina Monique la verità sul tragico evento che ha sconvolto la sua famiglia, al tempo in cui ella era camerista-cucitrice al servizio della Signora. Con uno stile semplice ed elegante Irène ci racconta l'amara storia del Signore e della Signora.

La moglie di don GiovanniDi a. pietro-1 agosto 2011

Prezioso, l'autrice si riconferma eccezzionale anche confontandosi con un testo brevissimo. Una domestica scrive alla sua ex padroncina, ormai adulta, una lettera dove svela dolorosi segreti del passato sui suoi genitori. L'uso delle maiuscole (la Signorina, la Signora, il Marito, la Famiglia...)segna una distanza, che è prima di tutto quella rigorosissima di natura sociale tra la servitù e i padroni, ma che anche rivela lo scarto tra apparenza e realtà; in questo scarto si insinua lo sguardo di un pubblico, quello della servitù, volto ad osservare (e criticare) lo spettacolo della mondanità. La domestica Clémence afferma spesso di non voler giudicare, ma il suo cuore, pietoso verso l'innocenza dei bambini, non può non provare disgusto per i comportamenti di un mondo bello e lussuoso, ma ipocrita e corrotto. Mondo di donne, quello che affiora: solo i personaggi femminili sembrano avere un'anima, bella o corrotta che sia; gli uomini sono altrove, indaffarati nelle loro inutili faccende.

Troppo breve! Di S. Maristella-29 dicembre 2010

Molto bello, ma non all'altezza de "I cani e i lupi" e "Suite francese", i libri che mi hanno fatto scoprire questa stupenda scrittrice.

La moglie di don GiovanniDi F. Maria-5 novembre 2010

Un altro racconto lungo dove i protagonisti sonno i sentimenti negativi che legano un marito e una moglie. Disprezzo da parte di lui, odio da parte di lei, fino a un tragico epilogo. Dello stesso genere de "Il ballo", ma meno compiuto e folgorante