Milwaukee blues

Un dramma che ha colpito il mondo intero, raccontato attraverso le parole dell’autore Louis-Philippe Dalembert capace di trasformare la tragica morte di George Floyd in una storia piena di umanità. Il proprietario pachistano di un piccolo drugstore situato nel quartiere nero di Franklin Heights, a nord di Milwaukee, si accorge di aver incassato dei soldi falsi da un cliente e chiama il 911. Quel cliente, padre di famiglia, si chiama Emmett e morirà poco dopo soffocato sotto il peso di alcuni agenti della Polizia bianchi. Un’altra vita distrutta, l’ennesimo uomo nero ucciso da chi lavora per un paese che si definisce democratico. Tutti i riflettori sono puntati su questa drammatica vicenda mentre il gestore del negozio che ha fatto la telefonata sa che non potrà più vivere in pace con se stesso, consapevole di aver provocato la morte di un uomo. La vita di Emmet viene raccontata dalle persone che lo hanno conosciuto nel corso della sua vita, dall’amico inseparabile alla sua prima fidanzata, una ragazza bianca conosciuta al college; dalla sua insegnante, anche lei bianca, all’allenatore di football americano. Ad ognuno di loro è dedicato un capitolo del libro. Un romanzo di denuncia in cui Dalembert descrive la lunga scia di violenze che si nasconde dietro quei paesi che dicono di lottare per l’uguaglianza e la libertà.