Le mille luci di New York
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- I grandi tascabili
- Edizione:
- 6
- Traduttore:
- Caramella M.
- Data di Pubblicazione:
- 9 febbraio 2000
- EAN:
9788845243677
- ISBN:
8845243672
- Pagine:
- 158
Trama Le mille luci di New York
E' il romanzo d'esordio di Jay McInerney, con il quale è assurto al rango di icona della letteratura post-minimalista degli anni Ottanta. Il suo percorso letterario successivo testimonia l'evoluzione di uno scrittore che ha saputo creare un universo personale divertente e trasgressivo, dove fra eccessi, violenze, celebrità, sesso e droghe, si aggira inquieto e romantico lo spettro dell'amore.
Recensioni degli utenti
Minimalista-6 marzo 2012
Jay Mcinerney è uno scrittore minimalista, spesso affiancato a Bret Easton Ellis, anche se a parte gli anni ottanta e la droga di "classe" non hanno molto in comune. Le mille luci di New York è un romanzo intenso, lungo il giusto, che si lascia leggere e che alla fine lascia parecchie domande. I personaggi hanno un'anima e il tentativo dell'autore con il "tu personale" è quello di far specchiare il lettore.
Gli anni '80 a New York-8 febbraio 2012
Un libro sugli anni '80 a New York, nel mondo degli yuppie, dei giovani-non più giovani arricchiti e annoiati. Tra cocaina e droghe varie, tra relazioni insignificanti, amicizie apparenti, si snoda una storia di vuoto e feste a ripetizione. Dello stesso genere ho preferito di gran lunga "Meno di zero" di Bret Easton Ellis.
Le mille luci di New York-6 luglio 2011
Apice della carriera dello scrittore americano e suo capolavoro. Quando lo lessi, capii che la letteratura era qualcosa di molto diverso da ciò che c'insegnavano e ci suggerivano di leggere a scuola: ciò per far capire quanto ne rimasi folgorato. Purtroppo Jay McInerney non ha più raggiunto le vette del suo primo romanzo.
Le mille luci di New York-3 aprile 2011
Ottimo romanzo, consigliato a coloro che vogliono trascorrere qualche tempo nella big apple. Questo è il romanzo che mi ha accompagnato nelle mie serate a New York passate nei diversi Starbucks e caffetterie della città. Si sente che sono passati 30 anni da quando il libro è stato scritto e pubblicato, perché la città è cambiata tantissimo e i cambiamenti, le piccole rivoluzioni che poi le fanno assumere una facciata diversa sono dovute principalmente alla società, alle nuove etnie, al modo di divertirsi. Forse la società descritta nel libro ricorda più quello che è adesso la "Milano bene", dove il nuovo modo di divertirsi è quello di essere sempre un po' sballati, tramite alcool o cocaina, ma comunque prendendo qualcosa che faccia dimenticare i doveri quotidiani e permetta di vivere sopra le righe, senza pensieri e preoccupazioni. McInerney scrive benissimo, ma gli anni '80 fatti solo di apparenza e sballo non mi hanno mai appassionato, anzi dopo un po' mi annoiano. Ho amato molto più "Good life" dello stesso autore, che parla invece di una New York più vicina a quello che è diventata adesso, dove esiste anche la solidarietà e non si scalpita più soltanto per arrivare alle luci del successo.
Le mille luci di New York-5 ottobre 2010
Quando lo lessi, capii che la letteratura era qualcosa di molto diverso da ciò che c'insegnavano e ci suggerivano di leggere a scuola: ciò per far capire quanto ne rimasi folgorato. Purtroppo Jay McInerney non ha più raggiunto le vette del suo primo romanzo.
un classico, per gli amanti del genere-9 luglio 2010
Fresco dalla scoperta del post-minimalismo americano e degli arroganti anni ottanta, non ho potuto non buttarmi subito su McInerney, partendo dall’inizio anche con lui. Romanzo semplice e veloce, perfetto per chi si trova nel sogno dello Studio 54 e altre stravaganze patinate americane degli 80’s.