La metafora e l'enigma di Luca Sorrentino edito da Lampi di Stampa

La metafora e l'enigma

Collana:
TuttiAUTORI
Data di Pubblicazione:
16 novembre 2010
EAN:

9788848811682

ISBN:

884881168X

Acquistabile con o la
Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 16.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Le soglie dell'enigmaDi C. Paolo-7 dicembre 2010

Come le api si radunano istintivamente a costruire la geometria dell'alveare secondo la guida di una mano invisibile, così accade che anche i pensieri si raccolgono spontaneamente a formare la geometria di un libro secondo la mano invisibile dell'autore unita ipostaticamente a quella più sottile dell'ispiratrice, che è sempre una Musa. Il libro di Sorrentino è infatti una collana di perle iniziatiche disposte in sequenza non lineare nell'architettura del saggio, i suoi non sono frammenti ma frattali, ovvero gocce in ciascuna delle quali è speculata l'interezza del pensiero autorale. L'avvertimento evangelico che nessuno può servire due padroni si adatta ad unguem come invito a ricercare l'unità del libro nell'unità dell'ispirazione che lo ha reso necessario: la contraddizione interna a un sistema sarebbe infatti il segno di un'inaccettabile doppiezza dell'ispirazione a monte dello stesso, mentre l'ambiguità è solo la specie dell'enigma che come la Sfinge sbarra la strada e finanche divora il viandante privo dell'intelligenza risolutiva. La Sfinge è un mostro, ma è mostro sacro, chi come Edipo riesce a lacerare il velo dei suoi enigmi ne provoca la morte e libera il mondo dal suo giogo ma attira su di sè la vendetta delle Moire, a simboleggiare che l'involucro enigmatico dei pensieri, come quello della materia, serve a proteggere non tanto il tesoro contenuto quanto lo stesso scassinatore dalla potenza nucleare liberata con ogni fissione. Pertanto la Sfinge sorrentiniana non invita a risolvere l'enigma che propone ma a naufragare in esso per contemplare il sacro che cela, e perdendo il tragitto dell'analisi e della trattazione ritrovarsi così in comunione col sacro, che è il massimo auspicio di ogni autentico lettore.