Mephisto. Romanzo di una carriera di Klaus Mann edito da Feltrinelli

Mephisto. Romanzo di una carriera

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Ferrari F., Zapparoli M.
Data di Pubblicazione:
21 maggio 2007
EAN:

9788807821875

ISBN:

8807821877

Formato:
brossura
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Trama Mephisto. Romanzo di una carriera

Klaus Mann (il figlio di Thomas, morto suicida nel 1949), negli anni Trenta, dopo che la sua famiglia aveva lasciato la Germania per l'avvento del nazismo, scrisse questo libro, pubblicato per la prima volta in Olanda nel 1936. Ha per protagonista un attore ambizioso, ispirato alla figura di un amico, nonché cognato, dell'autore, Gustaf Gründgens, il marito della sorella Erika. Hendrik Höfgen è un attore di talento, ingegnoso ma antipatico, una figura demoniaca e decadente; più che carattere, possiede vanità. È un autentico commediante e, quando sale al potere Hitler, se in un primo momento dubita sul da farsi, poi si convincerà del senso di adeguarsi al nazismo. Diventa così uno dei favoriti di Göring e uno dei più importanti artisti del tempo in Germania. Höfgen trova giustificazione per sé al proprio tradimento degli ideali giovanili e si trasforma pian piano in una creatura del regime. Al libro di Klaus Mann si è anche ispirato il regista Istvan Szabò per il film omonimo con Klaus Maria Brandauer, vincitore dell'Oscar come migliore film straniero nel 1981 e del David come migliore film e migliore attore stranieri nel 1982.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Mephisto.Di S. Armando-19 luglio 2011

Il Mann minore dimostra comunque una buona verve aiutata da una scrittura degna, ma questo é un romanzo a tesi, a Mann interessa dimostrare pi che mostrare, e non essendo un grandissimo scrittore deve descrivere piuttosto che alludere, ecco che allora il romanzo ha piuttosto la natura di un documento storico, comunque riuscito e interessante ma non toccato dal genio; ottime comunque le caratterizzazioni dei personaggi e godibile i ritratti dei big del nazismo.

MephistoDi r. andrea-5 aprile 2011

Un briciolo di talento del padre Thomas è confluito anche in lui, senza dubbio. Questo libro è in modo innegabile un buon romanzo e in alcuni punti per esempio il capitolo iniziale, quello della festa per il compleanno del Ciccione, ovvero del generale dell'aviazione, Gring ovviamente anche se non viene mai chiamato per nome è uno splendido romanzo. Credo che ci si trovi di fronte a uno di quei casi in cui essere "figlio di" ha solo danneggiato l'autore, il quale ha trascorso tutta la sua vita (purtroppo breve) accompagnato dall'ombra maestosa e incombente (forse anche castrante) del padre. Veramente un peccato! E ora non posso proprio fare a meno di vedere il film tratto dal libro, con il magnifico Klaus Maria Brandauer nel ruolo del protagonista...

Il potere o la coscienza?Di G. Diego-9 marzo 2011

Di fronte alla corruzione che il potere assoluto provoca si possono fare due scelte: ignorare la propria coscienza e il proprio essere profondo pur di accettare i vantaggi materiali, e in questo modo perdere la propria anima; oppure restare fedeli ai propri ideali a scapito della vita, dal momento che la propria integrità morale è una minaccia verso chi, pur di comandare, ha abbondonato la propria. Questa è esattamente la situazione della Germania nel periodo dell'avvento del nazismo in cui il protagonista si trova a vivere, e a fare la sua scelta. Una nazione dove a comandare sono persone ormai paragonabili a degli dei per il loro potere, ma che non per questo sono migliori di come erano, restando anzi il Ciccione o lo Storpio che erano prima di andare al potere.