Medea
- Editore:
Youcanprint
- A cura di:
- P. M. Fumagalli
- Data di Pubblicazione:
- 2017
- EAN:
9788827800003
- ISBN:
882780000X
- Pagine:
- 280
- Argomenti:
- Letteratura, storia e critica: letteratura antica, classica e medievale, Letteratura, storia e critica: letteratura teatrale e drammaturghi
Descrizione Medea
Medea, al di là del suo gesto e del suo carattere, appare - ed è la prima volta nella letteratura greca - come una donna pienamente e lucidamente consapevole della discriminazione di cui il sesso femminile è vittima. Non a caso, anche se è straniera, il coro delle donne di Corinto è con lei. Ma, se da una parte la protagonista si identifica con le donne di Corinto, dall'altra si vuole distinguere da loro. Lei è diversa e la sua diversità rende la sua sorte ancor peggiore; è un punto, questo, che Medea tende spesso a sottolineare: lei è più infelice delle altre donne perché è anche straniera e ha perso per sempre la sua patria. Inoltre la sua diversità sta anche nella mascolinità del suo carattere: certo Medea non è una qualsiasi moglie abbandonata, e non si comporta come tale: infatti una moglie greca, solitamente, subisce. Medea no, non ha alcuna intenzione di giocare il ruolo della vittima; parla e agisce come un uomo che compie una pratica fondamentalmente radicata nella cultura maschile greca: la vendetta. Entrambe queste "diversità" (di etnia e di carattere) la spingono a uccidere i figli: è il fatto di non avere prospettive, di non avere più amore né speranza; è la consapevolezza di aver perso tutto e di non avere più nulla da perdere, ciò che la spingono al gesto estremo.