Il manoscritto di Shakespeare di Domenico Seminerio edito da Sellerio Editore Palermo
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Il manoscritto di Shakespeare

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
27 marzo 2008
EAN:

9788838922879

ISBN:

883892287X

Pagine:
339
Formato:
brossura
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Trama Il manoscritto di Shakespeare

Un vecchio maestro elementare che vive in una cittadina della Sicilia propone a un noto scrittore la trama di un romanzo. L'argomento riguarda Shakespeare. Il maestro è convinto che il drammaturgo fosse in realtà un siciliano, costretto dai casi della vita e emigrare e cambiare nome. La teoria non è nuova ma il maestro afferma di avere prove certe e preferisce affidare al romanziere, già affermato, la sua scoperta. Lo scrittore - che racconta in prima persona - dapprima è diffidente, poi si lascia convincere e coinvolgere: scriverà la storia di Michelangiolo Florio, alias William Shakespeare. Ma quella che racconta è invece la storia di Gregorio, scalognato ed eroico maestro elementare in pensione, tanto fermo nelle proprie convinzioni da sfidare il fanatismo. Ed è una vicenda complessa e tempestosa nella quale entrano in gioco vari personaggi, ma anche i servizi segreti britannici e la mafia locale. Il documento che prova la sicilianità di Shakespeare passa di mano in mano: rubato da due giovani sprovveduti finisce nelle mani di un boss e poi in quelle della figlia che vorrebbe disfarsene perché ha già causato troppe morti.

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3 di 5 su 2 recensioni

Il manoscritto di ShakespeareDi L. Alberto-5 agosto 2011

Il tema di base è spiccatamente originale, e ne fa comunque un buon romanzo, chi era veramente Shakespeare? Ci sono coincidenze che ne potrebbero fare un italiano, a limite un siciliano, tal Florio (perché ambientare una commedia a Messina?). Il libro si barcamena tra questi due registri. Portare piccoli brandelli alla costruzione dello Shakespeare-Florio e girare intorno alle prove rubate di questa identità. A quel manoscritto che potrebbe definitivamente dimostrare la tesi sconvolgente. Ma tutto si ingarbuglia, sempre per il benedetto vizio di voler dire tanto, forse troppo. Di mettere troppe frecce allo stesso arco. E questo modo narrativo, del tutto alla terza persona, senza dialoghi diretti, alla fine è un po' faticoso. Anzi artificiale. Riviene anche fuori il carattere "siciliano", con i suoi stereotipi. Lo scrittore bravo che insegna al liceo, il maresciallo colto, la mafia (o meglio "la famiglia" ed il benessere delle sue persone). Questa è la parte debole, che cerca di dire troppo. Meglio il povero illuso che per tutta la vita si muove dietro alla speranza di trovare qualcosa per cui sarà ricordato. L'immortalità dedicata alla demistificazione del mito shakespeariano. Ripeto pensavo più vicino alla descrizione della sicilianità dello scrittore inglese. Questa si intrigante base di un narrare non usuale (anche se pare ci siano altri libri che lo hanno fatto). Alla fine, ho fatto fatico a leggere le 300 pagine, segno che non ne ero convintocoinvolto fino in fondo.

Gradevole ed interessanteDi N. Pilar-4 luglio 2011

E' il secondo romanzo che leggo del prof. Seminerio, dopo "Il cammello e la corda", che molto avevo apprezzato. Qui l'autore ci introduce in una secolare diatriba riguardante le origini di William Shakespeare e costruisce la trama proprio sui tentativi fatti da un anziano professore di portare alla luce la tesi secondo cui il drammaturgo inglese sarebbe in realtà nato in Sicilia. Un testo interessante, che si legge scorrevolmente.