Manga, fast food & samurai. Un Giappone tutto sbagliato di Peter Carey edito da Feltrinelli

Manga, fast food & samurai. Un Giappone tutto sbagliato

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Pesce G.
Data di Pubblicazione:
13 marzo 2006
EAN:

9788871082073

ISBN:

8871082079

Pagine:
127
Formato:
brossura
Acquistabile con o la

Descrizione Manga, fast food & samurai. Un Giappone tutto sbagliato

Un padre, newyorkese d'adozione, riscopre il Giappone attraverso la curiosità del figlio dodicenne, superappassionato di manga. Fosse per Peter Carey si andrebbero a vedere solo musei, antichi opifici di spade e altre "cose tipiche". Charley invece preferisce le sale giochi, i fast food e i meganegozi di elettrodomestici. Un libro che ironizza sul gap culturale e tecnologico tra genitori e figli, tra giapponesi e resto del mondo.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 10.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

Manga, fast food samuraiDi M. Carlo-11 aprile 2011

Personaggi stereotipati al limite della disperazione e ambientazioni inverosimi fanno di questo libro una cocente delusione. Peter Carey, scrittore australiano e mio idolo, autore di La Ballata di Ned Kelly (oltre che di Oscar e Lucinda, ma questo mi è piaciuto meno), probabilmente per bisogno di soldi accetta di buttare giù un librino sul suo ultimo viaggio in giappone col figlio dodicenne appassionato di manga. La loro ricerca del Vero Giappone non sortirà alcun esito, ma incontreranno un sacco di persone abbastanza interessanti. Siccome Carey è un signor scrittore ed un bravo padre, realizza un librettino piacevolissimo che si legge di un fiato e aiuta ad orientarsi nell'oscuro mondo - oscuro quanto meno per il lettore medio dei suoi libri - dei manga giapponesi. Detto questo, è una lettura perfetta per i tragitti in autobus, perchè si interrompe tranquillamente in qualsiasi momento e si termina in un paio d'ore a esagerare. Lui è molto brillante, acuto ed autoironico - non ne dubitavo - però il libro è davvero tutto lì. Un po' come i cameo di De Niro... Certo non fa venir voglia di andare in Giappone.