Luminal di Isabella Santacroce edito da Feltrinelli

Luminal

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
17 novembre 2008
EAN:

9788807816123

ISBN:

8807816121

Pagine:
104
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Trama Luminal

Un romanzo che deborda nel poema emotivo. I centri generativi delle parole si sparpagliano dal cervello e dalla vagina di due diciottenni, sull'asfalto di città schizoidi come Berlino, Zurigo, Amburgo, nel sistema nervoso di terrificanti animali domestici, nei cessi dei locali pubblici, sulle bobine di un videoregistratore... Imprendibili e demoniache , Demon e Davi, non conoscono limiti, sono estremiste del sesso estremo. E la loro adolescenza furibonda prende la parola perché delle parole non si accontenta.

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3 di 5 su 5 recensioni

Avviso: probabilmente non vi piaceràDi b. azzurra-10 gennaio 2013

C'è qualcosa di diabolico e di meschino in questo libro. C'è uno stile che non ha regole. Sincopato, disturbante, per il quale probabilmente proverete odio. Io, a 18 anni quando lo lessi, cosi come ora, continuo ad amarlo. Santacroce. Forte, come quei sapori che o ami o ti fanno letteralmente schifo. L'unica è provarlo, poi mi direte da che parte state, anche se mi rendo conto che essere innamorate di questo libro non è da eletti ne' da superiori. Semplicemente succede.

LuminalDi C. Luigi-1 novembre 2010

L'unica cosa buona di questo libro, secondo il mio modesto interprestare, è l'essere di sole 100 pagine. A qualcuno potrebbe piacere, a me non è piaciuto. Sessaccio, suicidi, droga sempre e comunque, di tutto e di più nell'orefizio anale e negli altri presenti sul corpo umano, fist-fucking ecc ecc. Il tutto praticato da dolci ragazze 18enni e gente che passa il tempo scopando a mucchi qua e là, seviziando animali e cagandosi e urinandosi addosso. Da quello che ho forse intuito se ti sballi col "luminal" poi non riesci più ad usare le virgole nella punteggiatura. Per questo dicono che la droga ti svirgola?

Odio e amore.Di T. Oriana-9 ottobre 2010

La Santacroce è una delle più interessanti scrittrici contemporanee, e proprio per questo amata o odiata in extremis. Eppure è possibile individuare una “terza via” nell’interpretazione delle sue opere, riuscendo a coglierne gli opposti e a integrarli armoniosamente. Lo stile drammatico dalle sfumature gotiche rende le sue opere raffinate cornici della letteratura, letteratura in senso stretto. La grammatica stravolta, il flusso instancabile delle parole, come il furto del pensiero dalla mano che scrive, fa di questa letteratura una passione, per lei che scrive e per il lettore che ne è trascinato inevitabilmente. Una straordinaria capacità di intessere la trama, che resta aggrappata alla dura e sprezzante realtà e al tempo stesso si libera dai suoi confini per esplorare i luoghi della fantasia, della creatività, fino a sfiorare l’assurdo. Interessante e originale capacità narrativa va riconosciuta all’autrice a prescindere dal contenuto dell’opera, che è invece soggetta alle più svariate opinioni, di gusto assolutamente “soggettivo”. O.Tardo

pessimoDi G. Elena-25 luglio 2010

veramente un libro senza senso. Punteggiatura a casaccio, parole buttate a caso... l'unica cosa che si salva è la copertina.

così cosìDi D. Jacopo-9 luglio 2010

una storia un po' tirata agli estremi, difficile a stargli dietro. secondo me scritto meglio sarebbe stato molto più bello.