La luce che resta

Evita Greco scrive un romanzo d’amore: l’amore di un figlio per la propria madre, quello di una madre per la propria bambina e quello tra un uomo e una donna, che capiscono di potersi fare del bene. Carlo ha trent’anni e si occupa di sua madre Filomena da quando era solo un ragazzino. La protezione che le dà ogni giorno è quella che lei non è mai riuscita a dare a lui, a causa di una ferita lontana nel tempo. Cara è invece una giovane madre in carriera, segretaria per uno studio medico, dottoranda all’università e con poco tempo libero da dedicare a sua figlia Vita. Sul treno regionale 12047, che Carlo prende ogni giorno insieme a sua madre e su cui Cara viaggia per portare la figlia a scuola, Carlo e Cara casualmente s’incontrano e si notano. Sarà l’occasione per entrambi per fare i conti col passato e provare a vincere le proprie paure.