Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa edito da Newton Compton Editori
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Il libro dell'inquietudine

Collana:
I MiniMammut
A cura di:
P. Ceccucci
Traduttore:
Abbati O.
Data di Pubblicazione:
17 ottobre 2017
EAN:

9788822711717

ISBN:

8822711718

Formato:
rilegato
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Descrizione Il libro dell'inquietudine

Le centinaia di riflessioni del più celebre eteronimo dell'autore, Bernardo Soares, raccolte in maniera disordinata e "aperta", in una sorta di "zibaldone", viene qui pubblicato in un'edizione curata dal lusitanista accademico Piero Ceccucci. Tragico, ironico, profondo e irrequieto, Soares riflette sulla vita, sulla morte e sull'anima, ma anche sulle sue memorie più intime e sullo scorrere del tempo, sui colori e le emozioni che osserva intorno e dentro di sé. Figura tragica e imprescindibile del nostro Novecento, Soares alias Pessoa scrive del proprio dolore con onestà e con una forza comunicativa che, nonostante l'incredibile delicatezza, riesce a tratti violenta e struggente. Soares il fragile, l'acuto, il silenzioso, abita la vita nei suoi toni più grigi, eppure l'ama come un vizio, come una droga, come una passione a cui non ci si può sottrarre, alla ricerca di un equilibrio perduto che, suo malgrado, non troverà.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Da consultareDi r. paolo-15 dicembre 2010

Alcuni passi sono molto belli, ma alla lunga stanca. Secondo me è uno di quei libri che si dovrebbe leggere a salti. E' un flusso di pensieri, a volte incomprensibile; a volte capita che rispecchino il mio stato d'animo e così acquista un senso.

Molto più che un romanzoDi g. luca-4 dicembre 2010

Un libro letto e riletto e riletto ancora, a volte ci passo accanto e non posso trattenermi dal prenderlo in mano e leggere alcune pagine... Trovare il mio sentire di quel momento... Quando lo lessi per la prima volta pensai di averlo scritto io... Cioè... Era quello che sentivo dentro di me, ogni parola la sentivo mia, ogni pensiero mi apparteneva

ProfondoDi T. Carolina-29 settembre 2010

Questo testo sembra sempre di non poter essere finito, ogni volta che mi decido a portarlo a termine lo riscopro, lo esamino, lo distruggo o vi edifico discorsi e pensieri; credo che dovrebbe essere usato e non letto semplicemente...