Lezione d'amore

"Insegnare è il mestiere più assurdo del mondo. Anche se è bellissimo. Ti ritrovi queste piccole vite nelle mani, e le devi proteggere, e farle crescere, e bene. Ma loro sono loro, non sono tuoi, non ne hai controllo: è un'illusione. E sia che ti sfuggano, sia che ti vogliano spasmodicamente, li devi lasciare andare. Li amo così tanto che ho paura di amarli male." La storia affascinante di una giovane supplente che un po' per caso si ritrova nei panni dell'insegnante. Il racconto viaggia tra passato e presente continuamente ma non genera mai confusione. La Bianca seduta tra i banchi di scuola quindici anni prima non è molto diversa dalla Bianca di adesso che ha saltato con un po' troppo slancio ed è finita dall'altra parte della cattedra. Bianca, nonostante non se ne renda conto - 'Io non sono un'insegnante, io *faccio* l'insegnante.' - è un'insegnante fuori dall'ordinario, come solo i bravi insegnanti sanno essere. Forse è troppo buona ma passa le notti a studiare per preparare le sue lezioni, vuole dimostrare che anche Petrarca è fichissimo e addirittura riesce a far scrivere ai suoi studenti dei sonetti. Anche se poi qualcuno resta convinto che Dante abbia scelto Virgilio come guida nella Divina Commedia perchè erano amici per davvero. È un'insegnante che ammette di non ricordare quasi nulla della scuola in termini di concetti, dati, fatti... ma che ha capito che dalla scuola ha imparato un modo: un modo di interpretare la realtà, di avvicinare il mondo. Ed è questo che forse vale la pena insegnare. Ad adattarsi a questa nuova dimensione la aiutano loro, i suoi ragazzi. Che non sempre sono facili, anzi!, però più di qualche volta la sorprendono e la aiutano. "È così che mi hanno fregato. Ho creduto che la scuola fosse tutta come il primo tempo di L'attimo Fuggente." Ma non è così, questo romanzo non è il racconto banale di una scuola idilliaca. È una storia di una scuola vista da dentro, con i ragazzi speciali, quelli normali e quelli che preferiresti non avere mai incontrato.. di belle classi e di classi difficili. È una storia che sa molto di vero. "Non c'è niente da fare, le brutte classi esistono, eccome. In genere no, in genere le classi sono belle, la maggior parte dei ragazzi è piena di vita, di ideali di energia, è come se sentissero che in loro si incarna l'utopia di poter cambiare il mondo e riuscissero a trasmettere a chi li guarda questa follia. È questo "solo questo" per cui insegnare vale la pena." È la storia di un'insegnante per caso che si innamora di quello che fa, delle persone che conosce, che viene conquistata giorno dopo giorno da quello che, a mio parere, è il mestiere più bello del mondo. E non solo, questo è anche il racconto di una storia d'amore, in molti sensi. Assolutamente da leggere!