La lettera scarlatta. Ediz. integrale di Nathaniel Hawthorne edito da Newton Compton

La lettera scarlatta. Ediz. integrale

Traduttore:
Martini F. M.
Data di Pubblicazione:
27 maggio 2010
EAN:

9788854120549

ISBN:

8854120545

Pagine:
160
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La lettera scarlatta. Ediz. integrale

La vicenda si svolge nella Boston puritana del sec. XVII. Hester Prinne ha preceduto nel Massachusetts il marito, un anziano scienziato, e ha avuto una figlia, Pearl, da una relazione illegittima. Viene messa alla gogna e condannata a portare sul petto la lettera A (adultera), ritagliata "in un bel panno scarlatto". Rifiuta di dire il nome del suo amante, ma il marito, sotto falso nome, si mette alla ricerca dell'uomo. Riesce a scoprirlo: è il giovane revederendo Dimmesdale, che soffre moltissimo, ma, per orgoglio, non vuole confessare. Pressato dal marito di Hester alla fine confessa pubblicamente la sua colpa, ma stroncato dall'emozione, muore.

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3 di 5 su 1 recensione

"A" come AdulterioDi b. alessandra-24 agosto 2011

La lettera, simbolo che accomuna la sventurata Ester Prynne e il suo inizialmente misterioso amante: per lei una lettera di stoffa scarlatta accuratamente ricamata, cucita sul petto a eterno ricordo della sua "colpa"; per lui una lettera non visibile dall'esterno ma altrettanto dolorosa, impressa nella sua carne. Per Ester una dura prova quella di affrontare la vita tutti i giorni, con quella lettera infuocata sulla veste, visibile a tutti, in una comunità puritana ed estremamente rigida nei costumi. Ma la donna che ci descrive Hawthorne è una donna forte, capace di vivere del suo modesto lavoro, senza troppe pretese, felice di donare il superfluo ai più bisognosi e capace, nonostante tutto, di enorme generosità verso quella comunità a lei così ostile. Non altrettanto forte nell'affrontare questo dolore è il suo amante che, sebbene il suo segreto sia protetto, si consumerà giorno per giorno nella consapevolezza della sua debolezza e incapacità di rivelarsi per quello che realmente è. Un'altra figura inquietante poi, quasi demoniaca, è quella del marito di Ester, che complica il già delicato equilibrio di una donna costretta a vivere ai limiti della società, a crescere da sola la sua bambina, frutto di quell'adulterio che l'ha resa peccatrice e che, nonostante questo, sentirà il bisogno di educare al culto religioso. Ester è inoltre una donna combattuta, divisa tra le idee moderne e quasi rivoluzionarie e il suo dovere, come madre e donna legata pur sempre a quel puritanesimo così opprimente, di seguire alla lettera i precetti di stampo conservatore imposti dalle autorità. Un romanzo che trasporta il lettore nel tardo Seicento, in una colonia inglese del Massachusetts: la mentalità puritana è alla base della vita in quel Nuovo Mondo che, ancora prima dei pionieri e della corsa verso ovest, alla conquista della frontiera, ha visto nella colonizzazione di quelle coste selvagge la realizzazione per i pellegrini europei di un "sogno americano", che allora coincideva con la ricerca di una Terra Promessa, la costruzione di una "Nuova Gerusalemme". Ma Hawthorne racconta nel dettaglio anche le contraddizioni di questa comunità: così chiusa nella sua apparenza perbenista da scagliarsi senza esitazioni verso una donna preda delle sue passioni, che vivrà per sempre la sua "debolezza" come un enorme peccato da espiare nella vergogna, nella prostrazione e nella solitudine, ma che con altrettanta noncuranza nasconde i propri lati peccaminosi sotto una facciata moralista, che come la Storia ci ricorda sfocerà in seguito in un fanatismo estremista.