L' itinerante fanciullo di Antonio Pozzessere edito da Gruppo Albatros Il Filo

L' itinerante fanciullo

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2011
EAN:

9788856744347

ISBN:

8856744341

Pagine:
321
Formato:
brossura
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Trama L' itinerante fanciullo

Salant e Poansa sono cresciuti insieme, condividendo sin da piccoli giochi ed esperienze, e la scelta di andare a studiare in convento. A tredici anni decidono di uscire e di esplorare un mondo che li aspetta con molte più sorprese di quante potessero immaginare. Un'avventura on the road, si potrebbe dire, ma dove il viaggio - parallelamente ai chilometri macinati sui pullman, le corriere e i treni di un'Italia meravigliosa, colorata e piena di odori - si svolge nell'animo del protagonista, tra voli nel tempo, incontri fantastici e reali che indubbiamente gli cambieranno la vita, svelando a poco a poco le sue radici e verità che non conosceva.

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5 di 5 su 11 recensioni

Mai dimenticareDi P. Quinto-12 settembre 2011

Un'opera scritta in modo intelligente da far riflettere il lettore sulle tematiche esistenziali. E' vero che l'autore ha scritto l'opera nell'immediato post guerra ma, è pur vero però che certi sentimenti forse nei giovani d'oggi sono scemati in quanto lontani nel tempo. Fortunatamente Antonio Pozzessere non la pesava così. Ha fatto bene a narrare episodi così crudeli che sconvolgono le coscienze di chi legge l'itinerante fanciullo. Ha fatto bene in quanto con molta probabilità dette brutture sarebbero nel dimenticatoio generazionale. Grande opera che merita di essere acquistata dai più. Grande opera che invoglia il lettore a capire il perché nella vita accadano certe cose. Non bisogna dimenticare. Solo chi ha memoria può evitare che in futuro certi episodi non accadano più. Bella opera perché è scritto in modo scorrevole con storie vere ma pieno di pathos. Il finale è un colpo di genio dell'autore. Consiglio a tutti di comprarlo- Quinto Poe.

Un itinere che fa ben sperareDi B. Fabiano-30 agosto 2011

Libro che è difficile reperire in libreria. Credo come tutti gli autori non conosciuti. Le case editrici non vogliono rischiare di stampare delle copie in gran numero col rischio che esse rimangano in cantina. Il calcolo commerciale va bene sino a quando si cerca di combaciare le aspirazioni dei nuovi scrittori con le esigenze del mercato ma se malgrado tutto le richieste per un detto autore siano superiore alle aspettative come mai neppure come campione? Strana questa filosofia di mercato. Un libro oltre ad essere sponsorizzato deve essere anche vedibile. Personalmente ho fatto una grande fatica per reperire L'Itinerante Fanciullo di Antonio Pozzessere. Eppure vivo a Roma. Spezzo una lancia in favore di Antonio Pozzessere. E' vero che non è conosciuto ma potrebbe diventarlo se supportato dalla stampa ma anche dalla presenza dei suoi volumi in libreria. Testo molto bello, scorrevole, intrigante ma finalizzato al bene alla moralità e alla spiritualità di ogni episodio. Scritto in modo molto schietto con parole forti da far sentire a chi lo legge, il profumo dell'itinerario in cui il personaggio è il protagonista indiscusso. Spesso vola indietro nel tempo, spesso la sua mente percepisce cose che altri mai potrebbero sempre rivolto al bene. Grande scritto. Spero che l'autore de L'Itinerante fanciullo continui a scrivere in modo naturale e di essere se stesso in tutto e per tutto. Attraverso questo scritto fa sognare il lettore. Speranzoso che nel futuro non accadano episodi come il Pozzessere ha raccontato.

Grande OperaDi D. Carlo-25 agosto 2011

A volte mi domando: cosa fa di un'opera un capolavoro. Leggo molto ma con questo non sono mai riuscito a comprendere dov'è il capolavoro che dell'opera appena letta gli altri dicono che lo sia. Molte mi lasciano perplesso. Credo che il capolavoro molte volte è figlio di un periodo particolare del momento. Forse perché la gente ha bisogno di credere in qualcosa. Ho letto tanti capolavori. Tanti mi hanno deluso. Tanti sono pesanti. Molte volte invece alcuni lavori che altri reputano quasi insignificanti per me valgono molto più di un capolavoro altrui. Non so dove collocare il libro di Antonio Pozzessere. Sono riuscito a procurarlo attraverso un conoscente altrimenti con molta probabilità non l'avrei ancora letto. Lo devo comprare e devo chiedere all'autore se è possibile avere un autografo o una dedica sul mio libro. Mi ha tramortito il personaggio principale. Mi ha tramortito le vicissitudine di personaggi che credevo che fossero frutto solo di fantasia e che invece tutti i giorni sono sotto i nostri occhi. Guardo la gente e vedo che Antonio Pozzessere ha scritto il vero. Libro stupendo, intrigante, moralistico, pieno di ideali, molto spiritualista ma soprattutto sconfessa le ipocrisie di coloro che credono di sapere tutto e di essere esseri caricatevoli di facciata. Credo che questo testa sia utile ai giovani. Di guardare il futuro speranzosi soltanto se guardano e riflettano il passato dei loro avi. Personaggio splendido il Salant. Visionario e contemporaneamente un sensitivo che riesce a penetrare il passato come se fosse il, presente storico. Non credo che l'opera di pozzessere sia soltanto un romanzo. Credo che abbia voluto esternare le sue conoscenze dirette e parte del suo vissuto in modo da dare al lettore un decalogo di cose che bisogna fare: no fare come si sono Ora la tua recensione può partecipare al concorso recensionicomportati i falsi moralisti del romanzo. Mi auguro che l'autori continui a scrivere senza farsi influenzare dagli eventi. Di essere sincero e schietto come lo è nell'Itinerante Fanciullo. Carlo Di benedetti

StupendoDi R. claudia-23 agosto 2011

Ho appena finito di leggere il libro l'itinerante fanciullo di Antonio Pozzessere. E' stupendo. Devo rileggerlo per comprendere meglio il messaggio che l'autore dona a noi lettori attraverso il suo scritto. E' un testo bellissimo, intrigante, delicato, passionale e molto profondo. Fa molto riflettere. Chiedo all'autore, se leggerà questa recensione, di continuare l'opera con un seguito. Affermo che deve continuare a scrivere. Abbiamo bisogno di individui con una profondità mentale, spirituale e conoscitiva come Antonio Pozzessere. Mi ha lasciato l'amaro in bocca col finale. Il dubbio del protagonista è diventato il mio dubbio. Per questo esorto l'autore di dare un seguito al romanzo. Grande opera. Claudia Ranieri

Grande fatica essere una persona normaleDi R. Roberta-20 agosto 2011

Nel leggere questo libro la mia visione del mondo cambia in modo molto netta. Prima di leggerlo ero convinta che le brutture della vita appartenessero agli uomini di alcuni secoli fa ma non nel secolo scorso e in questo. Due episodi su tutti mi lasciano l'amaro in bocca. E' triste constatare come l'uomo sia così feroce nei confronti dei suoi simili. La tristezza invade il mio cuore nel leggere tutto ciò. Diventa così profonda la voglia di vivere del personaggio che riesce a trarre dalle vicende negative umane una fonte di ispirazione per il suo futuro. Diventare un dispensatore di pace. Il libro scritto molto bene e scorrevolissimo fa vedere e comprendere al lettore il paesaggio visivo come se lo stesse toccando per mano. La descrizione degli odori è così penetrante che il mio olfatto lo percepiva mentre lo leggeva, Strabiliante. Il finale mitiga l'angoscia della guerra in un dialogo d'amore universale. Molto attraente è quello che descrive l'interesse emotivo di Schiva nei confronti della moglie Devi. Mi auguri che l'itinerante fanciullo sia il trampolino di lancio per Antonio Pozzessere. Mi preme in quanto desidero che lo scrittori continui a mettere per iscritto quello che lui sente ed è capace di esternare in modo netto e sincero. Lo comprerò a scatola chiusa ma, ci sarà un altro romanzo del Pozzessere? Lo auguro con tutto il cuore. Roberta Risi

L'avventura personificataDi A. Amabile-18 agosto 2011

Mi sento galvanizzata ogni volta che vedo dei disegni a matita sanguigna così perfetti. Mi incuriosisce molto la descrizione fatta da Valeri, da Pozzant e altri su come hanno descritto il personaggio. Leggo molto, amo andare nelle grandi librerie e leggere il retro del libro. Se mi colpisce cerco di leggere qualche brano se anche questo mi soddisfa mi lascio influenzare dal disegno. Lo compro dopo aver visto e rivisto in varie modi parti del libro. Credo che tanti si comportino in questo modo. Attraverso quel poco che ho potuto leggere, il libro è passato nelle mie mani quasi per caso, il protagonista è un giovane aspirante monaco ancora acerbo della vita ma che attraverso questo viaggio e il vissuto di altri umani col tempo diviene un saggio bambino. Molto bello e anche molto avventuroso. La descrizione dei paesaggi e degli umori della natura in modo schietto e sincero senza tanti falsi tabù. Molti termini sono così coloriti che se il lettore ci riflette un poco li avverte come effettivi del momento. Grande opera. Il finale? Da scoprire e da vedere attraverso il proprio occhio e le proprie sensazioni del lettore.