
L'Italia non è più italiana. Così i nuovi predoni ci stanno rubando il nostro Paese
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Frecce
- Data di Pubblicazione:
- 29 gennaio 2019
- EAN:
9788804708247
- ISBN:
8804708247
- Pagine:
- 184
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Criminalità organizzata, Competizione economica
Libro L'Italia non è più italiana. Così i nuovi predoni ci stanno rubando il nostro Paese di Mario Giordano
Trama libro
Ci stanno togliendo tutto, pezzetto dopo pezzetto: sono gli americani che si comprano i castelli medievali e i cinesi che si prendono le vigne del grignolino d’Asti, sono i fondi internazionali che spogliano le nostre migliori aziende e la cultura del fast food che manda la nostra tradizione culinaria a farsi benedire. Persino l’italianissima mafia se la deve vedere di questi tempi con la concorrenza nigeriana, albanese, georgiana e sudamericana. Mentre dilagano le Chinatown e mentre gli arabi acquistano porzioni intere del Bel Paese, gli italiani migrano, i più giovani per cercar fortuna, i più anziani inseguendo il miraggio di una pensione.
L’ex direttore del TG4 Mario Giordano torna dopo “Profugopoli” con una nuova urticante inchiesta che racconta un’Italia sempre meno italiana.
Recensioni degli utenti
Una testimonianza e un'indagine tragicamente vere - 25 dicembre 2023
Un testo non recentissimo, che - come dice sempre l'autore dei suoi libri - dovrebbe essere letto insieme all'assunzione di forti dosi di Maalox. I dati allarmanti della deindustrializzazione del Bel (si fa per dire) Paese, della sua svendita allo straniero, dell'inutile spreco di denaro pubblico, passato in mano straniera senza creare o mantenere occupazione in Italia, della cancellazione identitaria in nome della tolleranza o promozione di tradizioni esogene e spesso incompatibili con quelle autoctone, tutto ciò disorientano, scoraggiano, provocano sfiducia nel lettore. Purtroppo è tutto drammaticamente reale...
Eccellente - 1 marzo 2019
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire la verità fino in fondo, senza ipocrisie, tranquillamente, senza curarsi di chi lo critica solo perché accecato da un odio di parte, che, in ogni caso, sta tornando, purtroppo, a essere pericoloso.