Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi. Stile libero extra
- Traduttore:
- Scilla Teobaldi O.
- Data di Pubblicazione:
- 29 maggio 2018
- EAN:
9788806238568
- ISBN:
8806238566
- Pagine:
- 388
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Gruppi sociali in base all'età: adolescenti
Descrizione Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti
Jean M. Twenge fa un’analisi lucida e precisa degli adolescenti di oggi, nati e cresciuti già digitalizzati e per questo meno felici. Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti è un saggio che concentra l’attenzione sui giovani dai tredici ai diciannove anni. La loro apatia verso il mondo che li circonda, la mancanza di passioni e la poca inclinazione alla ribellione che li porta a bere e a fumare poco e a fare sesso poco e male è dovuta, secondo Twenge, alla sovraesposizione agli smartphone e ai social network. Il particolare modo di comunicare di questa generazione, sempre attaccata agli schermi del cellulare e pronta a comunicare solo attraverso il filtro di Facebook o degli altri mille social, li costringe a comprimersi in una sorta di scatola di protezione. Per questo sono più ansiosi e più infelici, anche se sono più aperti, più informati e in un certo senso più pronti al mondo, ma stare in casa li aiuta attaccati allo smartphone, gli permette di entrare in comunicazione con tutto e con tutti, ma essendo protetti. Il risultato, secondo Tweenge, è anche una maggiore immaturità, sempre senza scottarsi né venire scottati. Iperconnessi lancia così un grido d’allarme perché questa consapevolezza possa davvero aiutarci a capire e ad intervenire sui giovani della iGen. L’invulnerabilità solo apparente dei nostri figli deve colpirci e deve spingere ad una soluzione diversa per toglierli dalla solitudine e dalla frustrazione.