L' invenzione di Morel
- Editore:
Sur
- Collana:
- Sur. Nuova serie
- Traduttore:
- Lazzarato F.
- Data di Pubblicazione:
- 9 maggio 2017
- EAN:
9788869980626
- ISBN:
8869980626
- Pagine:
- 133
- Formato:
- brossura
Trama L' invenzione di Morel
Pubblicato nel 1940, “L’invenzione di Morel” è il capolavoro di Adolfo Bioy Casares e di certo la sua opera più nota. La storia è stata ispirata dai lavori di due grandi autori: H.G. Wells e la sua “Isola del dottor Moreau” e i racconti di E.A. Poe. La voglia di essere riconosciuti, la paura, l’immortalità e l’amore sono i cardini di questo lavoro di Bioy Casares. Il protagonista è un fuggiasco che per scappare dall'ergastolo arriva rocambolescamente in un’isola deserta o almeno così crede all'inizio. La scoperta di altra vita lo manda in crisi e lo fa oscillare tra il desiderio di interagire con le persone e la paura di essere scoperto. Morel,figura alquanto misteriosa, darà infine risposta a tutte le bizzarre anomalie vissute in quest’isola polinesiana e consegnerà al protagonista le chiavi per accedere a un mondo fatto di pura forma. La nuova traduzione e la ricca postfazione di Francesca Lazzarato permettono di recuperare e analizzare sotto una nuova luce “L’invenzione di Morel”.
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Recensioni degli utenti
La simulazione di realtà-26 maggio 2012
Autore del Novecento argentino, Adolfo Bioy Casares, pubblica questo romanzo negli anni della Seconda Guerra Mondiale, ed è una storia molto originale, ai confini del fantasy. Un tale infatti, Morel, ha inventato una macchina che simula le immagini di una vita reale, facendo sembrare questa sorta di grande animazione simulata una vera e propria vita. E sarà così scambiata come una realtà effettiva da un naufrago.
Storia d'amore e di morte sull'isola degli eterni! -22 febbraio 2012
Stile conciso e asciutto, molto vicino a Borges ma non ancora capace della sua poetica. Niente, di quanto scritto, è ridondante, al contrario, tutto è indispensabile ai fini della comprensione della trama e dell'ambientazione, tuttavia, l'atteggiamento con cui è stato scritto sembra molto vicio al "lo straniero" di Albert Camus, e con esso, anche l'atmosfera assurda che pervade tutto lo scritto. Un po' freddo.