Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della Guerra fredda

Lilli Gruber torna a raccontarci delle sue origini che la richiamano a venti sopiti, a storie dimenticate. Inganno è un romanzo corale, un affresco storico di vicende che hanno segnato il Paese e che tuttora sono cicatrici nel Sudtirolo dove la grande giornalista è nata e dove ha passato i primi anni della sua gioventù. La storia prende il via alla fine degli anni Cinquanta quando l’Alto Adige, e tutte le zone al confine, che prima del grande conflitto mondiale appartenevano all’Austria, chiedono di essere riannesse alla nazione della quale sentono di condividere cultura, lingua e tradizioni e quindi di non essere più italiane. Inizia così una battaglia per la libertà a suon di bombe e armi che segnano l’inizio del terrorismo nel nostro Paese. Ma quanto tutte queste vicende sono segnate da una necessità territoriale e quanto furono invece spinte da una guerra fredda che influenzava il resto del pianeta? La Gruber intreccia così la grande storia e le voci reali dei protagonisti di quelle appassionanti e inquietanti vicende a quelle dei protagonisti del romanzo: Max, Peter, Klara e Umberto. Max e Peter sono due ragazzi che non sanno se partecipare a questa battaglia per la libertà oppure se starne in disparte, spaventati dalla violenza, ma fomentati dagli ideali in cui credono e da una patria, quella italiana, di cui non si sentono assolutamente parte. Poi c’è Klara, una giovane ragazza austriaca che vuole salire al potere, vuole prendere parola in questo conflitto, ma c’è Umberto, giovane agente segreto italiano che farà di tutto per evitare che accada. In Inganno le vite di questi quattro protagonisti si intrecciano e si fondono diventando eco tra le montagne e in una storia più grande di loro, impossibile da controllare.