Huê 1968. L'anno cruciale della sconfitta americana in Vietnam
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- Saggi stranieri
- Traduttore:
- Bassani S.
- Data di Pubblicazione:
- 3 luglio 2018
- EAN:
9788817101837
- ISBN:
8817101834
- Pagine:
- 680
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Storia dell'Asia, Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000
Descrizione Huê 1968. L'anno cruciale della sconfitta americana in Vietnam
Il 1968 segnò un passaggio cruciale della storia moderna. E non solo per i moti studenteschi e gli omicidi di Martin Luther King e Robert Kennedy. In quell'anno, secondo il generale William Westmoreland, la guerra in Vietnam sarebbe dovuta entrare in una nuova fase, perché «le speranze del nemico erano alla fine». In un certo senso il comandante delle forze statunitensi aveva ragione, ma i piani dei Viet Cong non prevedevano la resa. La notte tra il 30 e il 31 gennaio, in corrispondenza del capodanno locale, il Fronte di liberazione nazionale diede il via a una vasta operazione militare divenuta celebre come offensiva del Tè't: alle due e trenta del mattino diecimila uomini scesero dalle montagne e conquistarono - oltre a centinaia di altri obiettivi considerati inespugnabili - la capitale intellettuale e culturale dei Paese, Huê. I comandi americani, però, rifiutarono di accettare la portata di una simile disfatta, e a lungo si ostinarono a mandare in avanscoperta piccole unità di marines, sistematicamente trucidati. Solo tempo dopo il tenente colonnello Ernest Cheatham avviò la riconquista della città, combattendo quartiere per quartiere. Ventiquattro giorni di scontri terrificanti, che alla fine costarono la vita a decine di migliaia di persone tra militari e civili. Quella di Huê fu di gran lunga la battaglia più sanguinosa dell'intera guerra, e cambiò per sempre l'approccio americano al conflitto: da allora, anziché di vittoria, si cominciò a parlare di disimpegno. Attraverso una mole di documenti senza precedenti e interviste a reduci di entrambi gli schieramenti, Mark Bowden ricostruisce con precisione ogni fase di quello scontro, raccontandoci un momento che cambiò per sempre il destino della guerra, e del mondo intero. Il 1968 è un anno detonatore in tutto il mondo. Ed è anche l’anno delle prime grandi sconfitte americane in Vietnam. Il 30 gennaio, con l’offensiva del Tet, i vietnamiti colpiscono e attaccano città considerate inespugnabili. Il mondo inorridisce e la rivolta studentesca raggiunge il suo apice. Grazie a un accesso senza precedenti agli archivi militari, e a numerose interviste ai protagonisti di entrambi i fronti, Bowden narra l’anno cruciale della guerra in Vietnam con grande scrupolosità, e riflette sullo shock senza precedenti che quella guerra fu per gli Stati Uniti, e per tutto il mondo.