Descrizione Ho sognato la cioccolata per anni
La storia di una bambina che, dai té danzanti di Francoforte, si ritrova rinchiusa nel ghetto di Kosvo prima di finire nel campo di concentramento di Stutthof. Una storia vera, di affetto e devozione. La prova d'amore di una figlia ragazzina, che nella grande tragedia dell'olocausto rifiuta di salvarsi per non abbandonare la madre, perché sa che solo da quel legame forte e profondo, indispensabile per entrambe, potrà attingere la forza per continuare a sperare anche quando, nuda e rasata, si vedrà spinta verso la bocca di un forno crematorio.
Recensioni degli utenti
Bel libro -29 gennaio 2017
È un libro adatto agli adulti ma anche agli adolescenti. Un'ottima lettura che fa riflette. Trudi Birger racconta il dramma delle persecuzioni e del campo di concentramento attraverso gli occhi di una bambina.
L'orrore raccontato con gli occhi di una bambina-31 marzo 2015
Ho divorato questo libro in un paio di giorni. Il linguaggio con cui è scritto è estremamente semplice e scorrevole, il che lo rende piacevolissimo da leggere nonostante l'argomento trattato. Descrive in modo "magnifico" l'orrore dei campi di concentramento, visto con gli occhi di una bambina dolce e sognatrice, Trudi Birger, e ci racconta in prima persona la sua storia in particolare il momento in cui viene strappata dalle comodità della sua casa (e dalla cioccolata calda che amava sorseggiare con la madre) per essere portata nel campo di concentramento. È un libro adatto sia a un pubblico adulto, che a ragazzi in età adolescenziale, perché capiscano il vero orrore della persecuzione razziale.