Guida turistica per l'inferno

Tasman Dale ha sfoderato la propria spada, e con questa falcia senza pietà tutti gli inganni e le falsità che il velo della religione copre e maschera come verità. Il suo messaggio tende tutto a distruggere radicalmente le nostre cosiddette idee religiose. E' una critica spietata alla figura di Gesù e al Nuovo Testamento. Ci sentiremo feriti e turbati, perché quelle cosiddette idee religiose sono impresse nell'intimità del nostro essere al punto che abbiamo scordato che non si tratta di nostre realizzazioni, di nostre esperienze vissute, di verità che abbiamo amato. Altri ci hanno costretto a credere in loro, e chiunque lo abbia fatto ha commesso un crimine inumano contro di noi. Con un linguaggio ironico e irriverente, provocatorio e incisivo, l'autore ci costringe a riflettere e a dubitare. E' necessario affilare le forze del dubbio che dimorano in noi per poter attraversare tutto il pattume che ci circonda, impostoci dalla religione, e chiederci: chi era Gesù? E' veramente esistito? Il Vangelo cristiano è davvero il manifesto della pace e dell'amore? O si tratta forse di terrorismo metafisico?

Una lettura decisamente impegnativa, certo non indicata per il tempo libero. Una forma di scrittura che tiene inchiodato e ti fa riflettere e funzionare il cervello. Sperando che siate forti di stomaco. Da provare.

GUIDA TURISTICA PER L'INFERNO, di Tasman Dale, è e non è un libro che si legge in un fiato. Io non vedevo l'ora di finirlo e per due sere ho spento la luce molto tardi. Mi ha colpito la ricchezza del linguaggio e la capacità di unire descrizioni rare con parole davvero terra terra insieme alle citazioni bibliche. Lo ho prestato ad alcuni amici e non me lo rendevano più! Rileggevano due o tre volte gli stessi capitoli per capire cosa l'autore volesse dire, cosa celasse dietro le sue rappresentazioni fantastiche. Certamente è contrario alle figure portatrici di messaggi divini, contrario all'ascetismo, al masochismo, all'esaltazione della povertà. Siamo abituati a commuoverci al linguaggio del Vangelo anche se naturalmente desideriamo evitare povertà e sofferenza...

Tasman Dale non è il solo a trovare nelle radici cristiane dell'Europa dei miti e dogmi che possono essere demoliti anche dopo aver letto un libro. L'originalità sta nella forma di dramma-romanzo e nei diversi personaggi, dall'ineffabile Spirito dell'occidente, cattiva coscienza di imperialista, ai tipi umani, icasticamente descritti e gli animali più o meno esotici reperibili nel continente australiano. L'opera è un susseguirsi di metafore dove un personaggio fantastico (lo Spirito dell'occidente) , sotto sembianze animalesche (inizialmente di un koala che poi si trasfigura in canguro) , tormenta, coi suoi conflitti interiori, i suoi compagni di viaggio, e coinvolge gli animali di un parco faunistico australiano, nelle parti di numerose figure bibliche. Dodici capitoli che intrigano il lettore popolare e, ad un tempo, stimolano l'erudito con un sottile gioco di strategie retoriche che si sviluppa, tra il visionario e il reale, in 250 pagine di ebbrezza stilistica. (Zucconi)

Non è un libro per conformisti. Può apparire di parte, molto anticlericale. L'ironia è sregiudicata ma aggiunge spessore con i suoi doppi sensi. Il luogo è l'Australia Gli uccelli, candidi o no, spargono guano e son dediti a pratiche sadomasochiste. L'avvoltoio Saulo succhia il sangue del Pellicano, appropriandosi abusivamente del messaggio di Cristo. Le descrizioni sono efficaci, suggestive, accurate. Lo stile spazia dall'esposizione precisa di un saggio a linguaggio colloqiale, descrizioni insieme realistiche e fant libro citazioni suggestive da testi noti. Un libro per chi ama leggere e cimentarsi con piani di significato a diversi livelli. GISELLA FORLI'