Guardiana di braci

"La poesia di Roberto Erca, spinta così alle estreme origini, è parola assetata di conoscenza, ancora acerbo ed incompiuto il senso della sua ricerca, del suo desiderare, ma egualmente protesa alla scoperta di un fuoco cosmico. L'approccio alla scrittura, similmente come quello alla vita, si avvale di una propensione empirica e deduttiva. Ciononostante, ovvero malgrado l'elemento materiale sia preponderante, la cosa ci chiama oltre, non circoscrive spazi definiti o saturi ma ne suggerisce un principio, una sua origine, una scintilla, pre-annuncia." (Dalla prefazione di Mattia Leombruno).