Grande guerra: L'anima è triste palpita il core. Prigionieri, piroscafi e speranze-Budet mir. Verrà la pace. Storie di uomini e donne che vissero la guerra in Russia di Fiorella Malfer Arlanch edito da Osiride
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Grande guerra: L'anima è triste palpita il core. Prigionieri, piroscafi e speranze-Budet mir. Verrà la pace. Storie di uomini e donne che vissero la guerra in Russia

Editore:

Osiride

Data di Pubblicazione:
2016
EAN:

9788874982653

ISBN:

8874982658

Pagine:
768
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia d'Europa, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000
Acquistabile con la

Descrizione Grande guerra: L'anima è triste palpita il core. Prigionieri, piroscafi e speranze-Budet mir. Verrà la pace. Storie di uomini e donne che vissero la guerra in Russia

Nel primo volume si narrano le vicissitudini di migliaia di uomini partiti nel 1914 come soldati austroungarici, resi prigionieri in Russia e ritornati in Trentino, Venezia Giulia e Istria come cittadini italiani tra il 1916 e il 1920. Sono stati inseriti anche i deceduti trentini aggregati alla Missione Italiana in Russia. Nel secondo volume si raccontano le storie private di alcuni prigionieri di varie valli trentine e le scelte da loro fatte per sopravvivere e poter tornare alle loro case.

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3 di 5 su 1 recensione

Comprendere la grande guerra in RussiaDi b. Fiorenza-12 maggio 2018

Nel primo libro si narrano le vicissitudini di migliaia di uomini partiti nel 1914 come soldati austroungarici, resi prigionieri in Russia e ritornati in Trentino, Venezia Giulia e Istria come cittadini italiani tra il 1916 e il 1920. L'autrice ha voluto chiarire quanto non è stato approfondito in precedenti libri sull'argomento. Grazie a nuove documentazioni e fonti trovate nei vari Archivi trentini e di altre regioni, si è voluto quantificare e dare un nome ai trentini, giuliani e istriani che, prigionieri in Russia durante la Grande Guerra, si arruolarono (o non lo fecero) con la Missione militare italiana in Russia. Cura dell'autrice è stata la raccolta di migliaia di nominativi, con relativi dati anagrafici, di ex prigionieri delle valli trentine. Essi, firmando per diventare italiani, ritornarono dopo infinite sofferenze, per mezzo di piroscafi, da: Kirsanov Archangelsk in Russia (con rotta mar Bianco, Inghilterra, Francia, giungendo per mezzo di tre viaggi a Genova, Milano e Torino tra il 1916 e la fine dellanno 1917) ; si trattava di 2500 trentini definiti Kirsanover. Migliaia di prigionieri non riuscirono a partire in seguito alla Rivoluzione Bolscevica ed alle successive Guerre Civili in Russia. Si spinsero lungo la transiberiana per raggiungere Vladivostok. I prigionieri furono radunati a Tientsin in Cina. Tra laprile e il maggio 1918 da Tientsin e Vladivostok poterono partire alcune centinaia di persone su due navi americane (rotta: Oceano Pacifico - Stati Uniti San Francisco - New York - oceano Atlantico - Genova. ) Il 15 agosto 1918 A Tientsin furono arruolati dallItalia 528 ex prigionieri trentini 345 litorali per un totale di 873 soldati ex prigionieri arruolati in una formazione chiamata Battaglioni Neri. Questi uomini si unirono alle truppe arrivate dallItalia con la nave Roma (partita da Napoli) e furono inviati a combattere nel settembre 1918 i bolscevichi a Krasnojarsk in Siberia. Linvio di soldati dallItalia fu effettuato per affiancare la Legione dei Cecoslovacchi che cercava di tornare in patria e per dimostrare un presenzialismo dellItalia nella lotta ai bolscevichi. Dopo la partenza verso Krasnojarsk fu stabilita una caserma italiana a Vladivostok con alloggiamenti dove poterono arrivare e trovare rifugio altri prigionieri che continuavano ad arrivare. A Vladivostok da ottobre 1918 al dicembre 1919 giunsero moltissimi prigionieri che, per tornare in patria, dovettero effettuare unopzione di appartenenza alla patria italiana. Oltre allopzione i prigionieri furono spinti ad arruolarsi con la promessa di un ritorno più veloce. Nacquero delle formazioni armate a guardia di Vladivostok con diverse denominazioni: Battaglione Savoia, Legione Redenta. Non tutti i prigionieri si arruolarono, però optarono per lItalia. I numeri dei trentini accertati in Estremo oriente come aggregati alla Missione Italiana sono: 528 ex prigionieri arruolati nei Battaglioni neri (operarono a Krasnojarsk in Siberia) 424 soldati della LEGIONE REDENTA (operarono con sede a Vladivostok - Gornostai) 901 ex prigionieri (optanti, ma non arruolati, con alloggiamento in baracche a Vladivostok- Gornostai) Tutti questi uomini furono trattenuti in Siberia fino alla fine del 1919, epoca in cui iniziarono i viaggi del ritorno da Vladivostok con rotta Shanghai, Hong Kong, Singapore, Ceylon, Port Said, Trieste. Mio nonno giunse a Trieste il 10 aprile 1920. Per ogni piroscafo (dal 1916) sono stati inseriti nomi e dati degli uomini a bordo, foto e dati della nave, le rotte seguite in base a testimonianze e racconti tratti dalla diaristica del Trentino e della Venezia Giulia. Il libro è corredato da foto, lettere e documenti di coloro che vissero per 6 - 7 anni in luoghi lontanissimi. Sono presenti anche mappe e rotte tracciate dai prigionieri. Foto e lettere e racconti sono stati forniti da familiari di coloro che vissero questa esperienza dolorosa (uno fu mio nonno) . Si è voluto dare spazio ai pensieri e agli scritti dei prigionieri, più che alle azioni militari. Scopo della pubblicazione è quello di permettere a migliaia di persone trentine e non solo, di conoscere con maggior esattezza la storia, i fatti, la sofferenza, il viaggio di ritorno dei loro padri nonni. I nominativi degli uomini possono essere utili anche come confronto integrazione con il censimento dei Caduti trentini nella Grande Guerra elaborato dalla Provincia di Trento e dal Museo della Guerra di Rovereto. Sono stati inseriti nel libro anche i deceduti trentini aggregati alla Missione Italiana in Russia. Il libro è corredato anche da cronologia comparata dei fatti in Italia e In Russia, così come da cronologia dei viaggi del ritorno degli ex prigionieri. Il secondo libro consiste di 168 pagine; racconta le storie private di alcuni prigionieri di varie valli trentine e le scelte da loro fatte per sopravvivere e poter tornare alle loro case. Il libro è corredato da foto, documenti e lettere inediti. Le storie sono state integrate dal racconto dei parenti e sono parte indispensabile per mettere al centro dellopera i pensieri degli uomini e le loro incredibili testimonianze di un periodo storico unico, che attraversò lImpero Austroungarico, la Rivoluzione Russa, le Guerre Civili, lintervento delle Forze mondiali nella Prima Guerra e i primi anni 20 in Italia.