La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo di Alain Touraine edito da Il Saggiatore

La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo

Collana:
La cultura
Traduttore:
D'Agostini T., Fiorini M.
Data di Pubblicazione:
30 aprile 2008
EAN:

9788842813224

ISBN:

8842813222

Pagine:
283
Formato:
brossura
Argomento:
Globalizzazione
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Descrizione La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo

I modelli tradizionali con cui continuiamo a pensare e descrivere la società, e in base ai quali pretendiamo di governarla, sono ormai superati e inservibili. Questi modelli rispecchiano infatti l'organizzazione del capitalismo industriale, imperniata sugli stati nazionali, sulla contrapposizione tra borghesia e proletariato e sul radicamento territoriale degli apparati produttivi. Nell'economia globalizzata di oggi queste categorie si dimostrano inadeguate e distanti dalle pratiche di vita reali. Per Touraine è necessario ridisegnare la mappa della società: con questo libro fa emergere attori, conflitti, identità personali e collettive che costituiscono il nuovo paesaggio sociale. C'è stato un tempo, nei primi secoli della nostra modernità, in cui ragionavamo in termini politici: pensavamo e descrivevamo il mondo in base alle categorie di ordine e disordine, potere e Stato, Repubblica e popolo. Dopo la rivoluzione industriale abbiamo sostituito le categorie politiche con quelle sociali ed economiche di classe e ricchezza, borghesia e proletariato, sindacati e scioperi, disuguaglianza e ridistribuzione. Ma oggi? Decenni di globalizzazione hanno imposto criteri di valutazione quasi esclusivamente economici, che hanno portato al trionfo di un individualismo disgregatore. I sintomi si leggono ovunque: nella guerra, che ha perso il suo significato politico o sociale, nelle ondate di irrazionalismo, nella crisi degli individui, pieni di problemi e impossibilitati ad affidarsi, per risolverli, alle istituzioni civili e giuridiche tradizionali. Aleggia la sensazione che il vecchio mondo sia andato in frantumi e che niente possa sostituirlo.Per sfuggire all'immagine di un mondo come prigione e alla sensazione angosciante della totale perdita di significato, si avverte il bisogno di nuove categorie, categorie non più sociali ma culturali, perché è in questi termini che i cittadini di oggi costruiscono le proprie identità: sulle particolarità sessuali, etniche, religiose, laiche o ecologiste. Ci poniamo domande che un tempo sembravano incongrue: sono felice? Faccio davvero ciò che mi piace? Sono certo di sapere se in questo momento si stanno verificando eventi intollerabili o se viene perpetrata un'ingiustizia?Alain Touraine analizza il processo di disgregazione che ha spezzato i cardini su cui poggiavano le nostre identità e le nostre lotte e si immerge nelle tematiche e nelle domande quotidiane dell'esistenza contemporanea. Fino a disegnare un nuovo paradigma, fondato sul soggetto e sui "diritti culturali", dove le donne e le minoranze schiacciate possano finalmente ricoprire il ruolo sociale che spetta loro. In queste pagine, ci viene fornito uno strumento utile per la costruzione di argini e difese, per l'elaborazione di un pensiero critico pertinente e soprattutto per la nascita di nuovi movimenti di liberazione nel mondo globalizzato dove, che lo vogliamo o no, ci troviamo a vivere.

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