Giuseppe Prezzolini. L'anarchico conservatore
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Nuovi oscar storia
- Data di Pubblicazione:
- 6 giugno 2023
- EAN:
9788804777403
- ISBN:
8804777400
- Pagine:
- 372
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900, Letteratura, storia e critica: narrativa, romanzieri e scrittori di prosa
Descrizione Giuseppe Prezzolini. L'anarchico conservatore
Nella sua vita centenaria, Giuseppe Prezzolini (1882-1982) è stato il testimone - e per certi versi l'«archivista» - di un percorso secolare della storia e della cultura italiane e non solo. Senza che lui l'abbia cercato, la sua vita è stata un crocevia ineguagliabile di incontri ed esperienze: fondatore e anima della «Voce», la più importante rivista culturale italiana del Novecento, amico e corrispondente di decine di personaggi, da Carducci a Gramsci, da Apollinaire a Croce, da Oriana Fallaci a Montanelli, è stato il primo intellettuale moderno, con una visione multiculturale tuttora rara, aperto all'interventismo nel mondo e non chiuso nell'accademismo ottocentesco. Ha attraversato e rappresentato le contraddizioni del Novecento, dalla Grande Guerra al fascismo, dal secondo conflitto mondiale al dopoguerra, mantenendosi sempre lontano dalle ideologie e dal conformismo. Per tutta la vita, ha curato e preservato, talora a caro prezzo, una cosa sopra tutte: la sua libertà. Questa biografia, l'unica esistente, ne tratteggia il ricchissimo profilo intellettuale e ne ricostruisce le variegate vicende biografiche, fornendo al lettore, come scrive Francesco Perfetti nella sua Prefazione, «l'autentica immagine di un intellettuale finissimo e, insieme, il ritratto psicologico e umano di un autentico "anarchico conservatore"».
Recensioni degli utenti
Prezzolini l'anarchico. Il coservatore.-19 agosto 2011
La più completa biografia di uno degli intellettuali più importanti e più dimenticati del Novecento italiano, scritta con mano esperta. Il racconto di un Prezzolini, figlio del prefetto letterato, nato per caso a Perugia, ma toscano d'adozione. Il piccolo Giuseppe che ha "imparato a leggere" grazie ai libri trafugati dalla biblioteca del padre che faranno di lui il fondatore delle riviste culturali italiane più importanti del secolo scorso, come Leonardo e La Voce dalla quale usciranno il meglio del fascismo e dell'antifascismo. Poi arriverà il regime e vi sarà l'esilio volontario negli USA per non giurare fedeltà al Fascismo, pur avendo stima per l'uomo Mussolini. Dimenticato e scansato dalla Destra e dalla Sinistra italiane, questo intellettuale viene ricordato, ovviamente, quando è ormai troppo tardi. Peccato che la prefezione sia di Vittorio Feltri che, senza dubbio, non meritava questo onore.