I giorni veri. Diario della Resistenza di Giovanna Zangrandi edito da Ponte alle Grazie
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I giorni veri. Diario della Resistenza

Collana:
Passi
Data di Pubblicazione:
14 aprile 2023
EAN:

9788868338756

ISBN:

8868338750

Pagine:
272
Formato:
brossura
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Trama I giorni veri. Diario della Resistenza

Cosa intendiamo quando parliamo di vite straordinarie? Forse una risposta possiamo trovarla ripercorrendo la storia di Giovanna Zangrandi, come ce la presenta nel suo saggio introduttivo Benedetta Tobagi. Vite in cui la ricerca del proprio vero sé passa per uno pseudonimo, Anna, nome di battaglia assunto dall'autrice durante la Resistenza e protagonista di questo libro. Venti mesi trascorsi tra i boschi e le montagne del Cadore, non più meta di escursioni e discese con gli sci in libertà, ma luoghi dove si combatte la guerra di liberazione. E mentre Anna fa la sua parte, Giovanna scrive, riempiendo quaderni che a un certo punto dovrà sotterrare a 1700 metri, sotto le cime delle Marmarole, nelle Dolomiti orientali, e che recupererà solo a guerra finita. Quei quaderni saranno la materia prima a partire dalla quale Zangrandi ricostruirà la storia di Anna e dei suoi «giorni veri». Veri non solo perché veramente vissuti, ma anche perché della Resistenza l'autrice restituisce un'immagine viva, diretta, tutt'altro che retorica, espressa in una scrittura di grande modernità.

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Recensioni degli utenti

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5 di 5 su 2 recensioni

SoddisfattoDi D. Ferdinando-28 giugno 2023

Ho letto questo libro che ho trovato nella biblioteca della mia città. Mi è piaciuto talmente tanto che me lo sono comprato...

Un racconto straordinarioDi D. Carlo-27 maggio 2021

"I giorni veri" è forse la cronaca più umana e commovente della Resistenza nella montagna bellunese abbia mai letto (e ce ne sono molti di emozionanti! ) forse perché "vero"; i fatti narrati sono tutti realmente accaduti. Ma soprattutto Giovanna Zangrandi (Alma Bevilacqua) - staffetta partigiana - non è mai retorica; scava dentro di se e mette a nudo emozioni, dolori, piccole gioie, paure, incertezze; al termine del racconto, la percezione chiara, e assieme l'amarezza profonda, per il fatto che sofferenze, disagi, morti e feriti non riescono a cambiare una società in cui predomineranno opportunismi, narcisismi e in definitiva i sempre presenti giochi di potere.