Una giornata

Prendete un uomo e toglietegli i vestiti, gli effetti personali e soprattutto la memoria. E buttatelo nella sua "giornata" tipo. Vivrà probabilmente lo stesso paradossale incubo del protagonista di "Una giornata" di Pirandello, in un paese che non sente suo, all'interno di una dimora sconosciuta, tra le grazie di una donna insieme familiare e misteriosa. E quando si alzerà da un letto stranamente freddo dopo un'ipotetica notte di passione coniugale, la sorpresa più grande l'attende: uno stuolo di figli e nipoti lo invitano alla prudenza e a rimanere a riposo. Si sente improvvisamente vecchio, perso in un sogno antico. Una novella che mi ha molto sorpreso e parecchio colpito, e che ovviamente mi sento di consigliare a tutti.

Una novella in cui Pirandello sembra muoversi letterariamente come Kafka, per lo spaesamento in cui getta il lettore. Un uomo si trova letteralmente scaraventato in una città che non conosce, dentro abiti che non riconosce, in un tempo sospeso. Quando poi viene condotto nella "sua" casa inizia un altro viaggio nell'assurdo: dopo essere stato abbracciato dalla donna che crede essere sua moglie si risveglia da solo, e poi viene visitato dai figli e nipoti, che appena entrati in casa incominciano rapidamente a invecchiare... Un incubo, per un racconto da riscoprire!