Gioco selvaggio

Una brillantissima satira dei tic e degli stereotipi della ''comunicazione globale'', condotta attraverso la vicenda tragicomica di un giovane e rampante pubblicitario, che resta bloccato nel vetusto e inaffidabile ascensore di un antico palazzo parigino. La proprietaria dell'edificio si rifiuta di chiamare soccorsi e di ascoltare le suppliche del prigioniero al quale concederà coperte, cibo, un televisore e tutt'al più qualche chiacchierata in cui risulteranno comunque penosamente inefficaci le armi persuasive del protagonista. Il finale sarà un vero colpo di scena. Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo, diretto da Benoit Lamy con Ute Lemper e Richard Bohringer.