La genesi del metodo di Lachmann

Un classico della filologia classica che sta invecchiando benissimo; come insegnava Giorgio Pasquali, non si può fare filologia senza fare insieme storia della filologia. Qui Timpanaro dimostra come la denominazione di "metodo lachmanniano" sia storicamente errata e fuorviante, e in realtà il metodo per l'edizione scientifica dei testi sia stato una conquista graduale, compiutasi prima e dopo la vita di Lachmann, del quale pure lo studioso italiano non manca di riconoscere i meriti. Le parti dedicate alla polemica con Paul Maas testimoniano una fase d'una diatriba che qualche decennio fa attraversò l'ambiente dei filologi classici in merito alla struttura dello stemma codicum e al prevalere delle tradizioni manoscritte a due rami.

Sebastiano Timpanaro, grandissimo studioso di filologia classica, in quest'opera ci regala un vivace e dettagliato excursus sulla storia della filologia classica dalle sue origini in epoca alessandrina fino ai giorni nostri. L'opera non manca di dare e di stimolare spunti critici, riguardo soprattutto i reali meriti di quello che viene tradizionalmente ritenuto il pilastro della filologia come scienza, Lachmann, e ciò che invece andrebbe riconosciuto a quelli studiosi che hanno dato importanti impulsi alla ricerca pur restando alla sua ombra. Un libro piacevole per chi è già conoscitore della filologia e delle opere classiche, un libro utile per chi con lucidità e realismo vuole avvicinarsi ex novo alla disciplina.