Il futuro del libro
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Saggi. Nuova serie
- Traduttore:
- Bottini A.
- Data di Pubblicazione:
- 11 maggio 2011
- EAN:
9788845925863
- ISBN:
8845925862
- Pagine:
- 273
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Industria editoriale, Storia culturale e sociale
Descrizione Il futuro del libro
Nell'era digitale il libro resisterà, andrà in crisi o addirittura rinascerà a nuova vita? Google Books rappresenta una minaccia per il mercato, un'opportunità per la democratizzazione della conoscenza, o un'incognita per entrambi? Internet sarà la nuova biblioteca di Alessandria o un'incarnazione alienante e distopica della biblioteca di Babele? Nessuno meglio di Robert Darnton, insigne storico del libro e direttore di uno dei più importanti sistemi bibliotecari d'America, a Harvard, poteva affrontare simili interrogativi. Chi tuttavia si aspetta l'ennesima, retriva difesa del libro tradizionale rischia di rimanere deluso: bibliofilo nel senso più puro del termine, ma per nulla intimorito dalle sfide dell'innovazione, Darnton è convinto che il matrimonio fra libri e tecnologia possa essere felice. E per convincere anche noi innesca una serie di illuminanti cortocircuiti fra passato e futuro: spiega i rischi dell'euforia digitale leggendo un best seller fantascientifico del 1771; il funzionamento delle nostre scelte di lettura analizzando i commonplace books d'epoca Stuart; i meccanismi della produzione libraria pedinando un contrabbandiere settecentesco lungo l'itinerario Neuchâtel-Marsiglia-Montpellier. E racconta piccole e grandi verità, spesso scomode, sul mondo del libro: scopriamo così che le biblioteche di tutto il mondo distruggono moltissimi volumi per (presunta) mancanza di spazio, che la pirateria editoriale è vecchia quanto l'invenzione di Gutenberg.
Recensioni degli utenti
Noioso e ripetitivo-10 febbraio 2012
Un libro che purtroppo non mantiene quanto promesso dal titolo. Si tratta infatti di in una serie di articoli scritti per un lettore specialistico nati da esperienze personali dell'autore, strettamente legate alla sua carriera. Strutturato a "collage" soffre dunque di ripetizioni, talora, addirittura con le stesse parole. Terminata la lettura rimane molto poco e quel poco è di interesse estremamente settoriale.