In fuga di Massimo Ulivari edito da La Riflessione

In fuga

Data di Pubblicazione:
2008
EAN:

9788862110761

ISBN:

8862110766

Pagine:
94
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Trama In fuga

Certe volte sarei portato a pensare che c'era un demone dentro di me, un altro essere padrone di me e dei miei impulsi, capace per gioco di lasciarmi immaginare qualcosa come una 'coscienza', libera nel giudizio e nelle deliberazioni, solo per sopprimerne le intenzioni quando più gli piaceva, quando era stanco dell'incessante soliloquio che è solita fare con se stessa. Forse c'è un demone, che è la vita stessa, pronto a spazzare via ogni falsa coscienza ed ogni pia intenzione, a riaffermare con pugno violento il suo potere creativo e crudele, giocoso e spietato.

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3 di 5 su 1 recensione

No FutureDi u. massimo-6 marzo 2010

In fuga trae spunto da un fenomeno di cronaca ancora tragicamente attuale: le cosiddette morti del sabato sera. Attorno a questo problema ho ricostruito la vicenda del protagonista: un operaio dell'Italia del nord in fuga dalla propria famiglia e dalla vita di provincia, in giro per l'Europa e l'ex Germania comunista, alla ricerca di una risposta al vuoto che l'opprime. In uno sviluppo narrativo che alterna capitoli in presa diretta e spaccati di riflessione sul proprio vissuto - da un luogo ultimo che solo al termine del romanzo viene esplicitamente menzionato -, si articolano i vari tentativi di fuga. Squallide relazioni extraconiugali, il primo viaggio all'Est, l'incontro con l'esperienza politica come tentativo di dare un senso alla propria esistenza, una prima esperienza d'amore. Tutto questo viene narrato e insieme bruciato nella narrazione convulsa in prima persona, con una prosa giocosa, neologistica e anche irriverente verso le formalità grammaticali e sintattiche. I capitoli con gli spaccati di riflessione sono scritti in tutt'altro tono: illustrano i penosi retroscena familiari, le incomprensioni, i tentativi psicoterapeutici, l'inizio della farmaco e alcol-dipendenza. Qui la prosa è neutrale, formalmente corretta, da referto clinico o da diario, perciò anche introspettiva, ma non monocorde: vive anche di sbalzi e scatti, per rendere autentico il percorso di recupero La seconda parte del romanzo sembra aprire un nuovo scenario. Il protagonista vive positivamente l'esperienza della reintroduzione sociale e familiare, dà segni evidenti di recupero psichico. Ma trova di nuovo nell'amore e nell'esperienza erotica, descritta nel romanzo a forti tinte, la sua ennesima via di fuga. Ritornano l'alcol e gli psicofarmaci, mischiati fra loro e condivisi con la nuova compagna, il definitivo abbandono della famiglia come teatro delle convenzioni, i viaggi in cielo oltre ogni limite di velocità. Ma l'esperienza d'amore porta in luce anche l'effettivo luogo di fuga del protagonista: l'incolmabile vuoto di senso della propria vita. L'epilogo è tanto drammatico quanto prevedibile. L'ultimo breve capitolo è consuntivo, scritto in una prosa pacata, da articolo di cronaca e da una distanza emotiva siderale. Il recupero del protagonista è ormai definitivamente avvenuto. L'Autore