Fratture da comporre di Antonio Spagnuolo edito da Kairòs

Fratture da comporre

Editore:

Kairòs

Data di Pubblicazione:
16 giugno 2009
EAN:

9788895233321

ISBN:

8895233328

Pagine:
86
Formato:
rilegato
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Descrizione Fratture da comporre

Parole usate come scalpelli. Questo modo di intendere la poesia è anche una sfida. Ostinatamente il viaggio si alterna al naufragio, rinascendo ogni volta con la prepotenza dell'apparizione amorosa. Versi nei quali le mani sembrano volersi aggrappare all'infinito, o mettergli il bavaglio, perché taccia, come il più astuto e malinconico degli Ulissi Moderni. Dietro a ogni nodo, interrogazione, si nasconde un avvenire da decifrare. Il Poeta è anche questo: un cercatore di amori e cose perdute. Sempre perse, e mai ritrovate. E poi, ancora, poggiate ai piedi e fra le unghie dello spettro d'Amore. Perché solo lasciandosi accogliere in quel ventre di donna, c'è possibilità di salvezza. Avvolgersi nella forza magnetica di queste poesie è un modo di essere presenti nell'attesa, e di goderne l'illusoria bellezza.

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4 di 5 su 1 recensione

Fratture da comporreDi L. Silvia-16 luglio 2011

Un romanzo sul corpo, amato, odiato, spesso ripudiato ma che ci accompagna sempre. Nella raccolta si snodano abili rappresentazioni figurate di pensieri e relazioni, i testi si rivolgono in continuazione ad un tu chiaramente al femminile, quindi si tratta di composizioni dialogiche, sembrano pagine rivolte ad una persona importante della propria esistenza. Il corpo è continuamente chiamato in causa. Il richiamo alle varie parti anatomiche, con i loro attributi umorali, le loro funzionalità e capacità di provare dolore, costella la raccolta e la rende palpabile e sperimentabile. Tali elementi corporei vengono talvolta proiettati da Spagnuolo in un alter spazio poetico, essi diventano quasi-metafore per esprimere le proprie percezioni viscerali, è un modus operandi che materializza pensieri e sensazioni, talvolta, appunto, in controsenso. Egli associa, alle parti del corpo, aggettivi e caratteristiche che talvolta sembrano non avere attinenza immediata se non in un ampio campo metaforico necessario al poeta per farsi ben intendere ed imprimere ai versi modulate espressioni d'intenti: "ribalto pupille", "per non interferire allo schiamazzo dell'inguine", "inghiotto la frequenza dell'aorta", "le caviglie irrequiete", "schiena impazzita"