La formula per la felicità. Etica nuova per una nuova specie

Volevo segnalare questo bel libro perchè mi è stato regalato per Natale ed è stato un regalo molto gradito. Da appassionata di cinema ho apprezzato molto l'uso di alcune pellicole famose e di alcuni capolavori dell'arte, per esemplificare il binomio naturacultura presente nella psiche umana. Il volume infatti si compone di due parti complementari. La prima analizza e dimostra con numerosi rimandi anche alle scienze sociali l'ambiguità dell'essere umano, capace anche solo per obbedienza di arrivare addirittura alle oscenità del Battaglione 101 durante il nazismo. La seconda parte è invece un invito ad accettare i nostri istinti scimmieschi, perchè il cervello umano è così costituito, ma a sfruttare altresì anche il neopallio, cioè la corteccia cerebrale che si sviluppa dai 20 anni di età. Così facendo l'autore suggerisce una specie di doping etico, cioè rifiuta le ansie dell'uomo che vuole rimanere giovane per sempre, getta via teologia e fede nell'algoritmo, ma accetta con occhio lucido il suo destino di creatura fallibile e mortale per dare ascolto all'istinto di cooperazione. Esso è l'ingrediente originale di questo che l'autore chiama un kit di sopravvivenza, capace con le piccole virtù di superare l'individualismo e, magari, addestrare all'ecologia e alla collaborazione non solo le prossime generazioni ma anche la nostra creatura più inquietante e promettente: l'intelligenza articifiale.

Libro veramente attuale, ben argomentato, ben scritto e particolarmente generoso nella enunciazione corroborata con sapidi aneddoti e risultanze scientifiche. Partendo da uno sguardo veloce e poco indulgente sull'epoca liquida attuale, snocciola una tesi proiettata a vedere il futuro come ambiziosa scommessa e l'uomo come progetto al netto delle paure spesso immotivate connaturate nella mente umana e figlie di umanizzazioni e prospettive limitanti. L'autore centra l'obiettivo di lanciare la sfida per una nuova critica della ragion pratica.

MI HA COLPITO MOLTO LA SUA CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER QUESTO PERIODO... TESTO RICCO, SAPIDO, UTILE E MAI NOIOSO... UNA TERAPIA PSICOLOGICA CHE COME VOLEVA IPPOCRATE RENDE MEDICINALE LA RIFLESSIONE ETICA VOTATA AL PARTORIRE LA PROPRIA PROFONDA NATURA. ARMANDO EDITORE POTEVA CURARE MEGLIO L EDITING, PER IL RESTO OTTIMO LIBRO

Sapevate che per Aristotele le rondini d'inverno si trasformavano in rane? E che nel 2007 i tecnici di Facebook interruppero un algoritmo che impazzì? Io, queste ed altre notizie e molte altre le ho apprese leggendo questo testo che alla fine mi ha convinto a cambiare il mio approccio riguardo la tecnologia e persino riguardo ai problemi politici del nostro tempo. Ringrazio, il consiglio datomi da un amico libraio. Da leggere!

In questi mesi di restrizioni e di didattica a distanza c'è stato il vantaggio di poter godere di molto tempo libero in più. Ho utilizzato questo tempo per capire meglio le ultime novità editoriali e, tra esse, questo testo edito da Armando merita il mio apprezzamento. Senza essere borioso, ma anzi con una rara capacità di intersezione tra discipline diverse, questo giovane esordiente riesce nell'ambizioso disegno di una lettura del presente, completata da una nuova morale per la quotidianità. La difficile temperie storica di questo Terzo Millennio, egli sostiene che può essere compresa partendo da un uomo inedito, cioè una specie nuova che si deve (suo malgrado) confrontare con problemi nuovi e con inattese paure anche derivanti dalla pervasività della tecnologia. Tra neoscimmie e tecnoschiavi, la formula per la felicità consiste nell'abbandonare i riti sociali non per una vita ascetica, bensì per un individualismo depurato dei suoi eccessi narcisistici ed orientato alla cooperazione. Molteplici esempi tratti da sociologia e psicologia, inevitabili rimandi a Spinoza o a Rawls, tutto insaporito da una lodevole capacità di parlare ad un pubblico trasversale coniugando furbescamente la morale con la canzonetta, la cultura di massa con l'arte contemporanea, in un ginepraio di utili rimandi che rendono la lettura sorprendentemente densa e capace di lasciare un segno. Lo suggerirò come lettura per le vacanze natalizie ai miei studenti.

Tra cenni storici, sociologia e neuroscienze, un percorso verso l autoaffermazione declinata al perduto ma recuperabile senso di comunita... Molti rimandi alti e citazioni rap o filmiche senza paura di raccontare il presente con sguardo severo alle neoscimmie e ai tecnoschiavi ma per un rilancio di homo ludens verso l uomo nuovo del nuovo millennio mediato dal pragmatico uso dell etica rinnovata innervata di maturo uso della tecnologia