Foresta di fiori di Ken Saro-Wiwa edito da Socrates

Foresta di fiori

Editore:

Socrates

Edizione:
3
Data di Pubblicazione:
15 novembre 2010
EAN:

9788872020425

ISBN:

8872020425

Pagine:
168
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
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Trama Foresta di fiori

"Foresta di Fiori" è una raccolta di diciannove brevi storie di personaggi colti con sorprendente freschezza nel loro agire quotidiano: sfaccendati cantastorie e affaristi senza scrupoli, mendicanti e ricchi professionisti, poliziotti corrotti e parenti invidiosi, che devono spesso fare i conti con le privazioni e la violenza della vita quotidiana, senza mai rinunciare ai sogni e alle aspirazioni di un'esistenza migliore. Ken Saro-Wiwa ci immerge fin dal primo racconto nell'atmosfera senza tempo di un'Africa di millenarie tradizioni, segnata da superstizioni, corruzione e divisioni etniche, descritta con una prosa semplice e incisiva, capace di trasfigurare il racconto popolare in denuncia sociale.

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4 di 5 su 1 recensione

Foresta di fioriDi p. raffaele-6 aprile 2011

Se le intenzioni bastassero questi racconti potrebbero essere altrettanti capolavori. Non amo molto le raccolte di racconti, ma questa di Ken saro Wiwa è veramente molto bella. Indecisa scelgo il voto massimo, soprattutto per sancire una differenza di spessore con altre raccolte di racconti che ho recentemente letto. Questi racconti ci restituiscono potente un'immagine della Nigeria con tutte le sue dolorose contraddizioni. E Ken Saro Wiwa è (uso volutamente il presente anche se ahimè egli venne giustiziato dal suo regime a dispetto dell'intervento, debole, della comunità internazionale), a mio avviso, molto bravo non solo a mettere in eveidenza queste contraddizioni, ma anche a far sentire quanto esse siano ingiuste e dolorose, non solo per lui, da profondo amante della sua terra, ma per la sua gente, anche per quelli o forse soprattutto per quelli, pochi? Tanti, che avendo avuto la possiblità di studiare ed avendo coltivato il sogno del cambiamento e di potersi mettere al servizio della propria terra per attuare questo cambiamento, si sono poi scoperti impotenti o addirittura piegati alla maniera di vivere e sentire dei più. Nei racconti, tutti molto belli, più o meno fantastici, di quella fantasia legata alla tradizionale narrazione orale africana, vengono perciò di volta in volta mostrate la povertà, la superstizione, la diseguaglianza, la morte per fame ma anche per la guerra, l'indipendenza (il suo desiderio, il suo raggiungimento e il suo tradimento), il disastro coloniale vecchio e nuovo legato al petrolio, il desiderio di nuovo senza perdere di vista la propria tradizione e le proprie radici, nella consapevolezza che solo l'adesione a queste ultime permette di mantenere vivo un certo sogno.