Fondamenti di analisi exergetica

Nel linguaggio, nella tecnica e nella legislazione si fa comunemente riferimento ai “consumi” di energia. In realtà, la quantità totale di energia si conserva in tutte le trasformazioni: quella che si perde non è la “quantità” ma la “qualità” dell’energia. La qualità di ogni forma di energia è data dalla sua capacità di produrre lavoro meccanico, e tale capacità viene definita “energia utilizzabile” o più sinteticamente “exergia”. I rendimenti tradizionali, basati sui bilanci di energia, danno informazioni sulle “perdite” (intese come dispersioni di energia nell’ambiente), ma non forniscono informazioni sufficienti a scegliere tra le diverse tipologie di impianto e, tantomeno, sui componenti dell’impianto suscettibili di miglioramento.
I rendimenti basati sui bilanci di exergia, tengono conto delle perdite di qualità delle energie in gioco e identificano sia le perdite globali sia le perdite che si hanno in ciascun componente di impianto. Pertanto, è l’analisi exergetica quella che si deve utilizzare per ottenere indicazioni sulla strada da seguire nell’ottimizzazione di un impianto e dei suoi componenti.
Nel volume, per agevolare la comprensione, i concetti di exergia e di rendimento exergetico sono introdotti dal punto di vista ingegneristico, partendo dall’analisi delle applicazioni industriali e senza troppo addentrarsi nelle derivazioni termodinamiche. Il volume completa con le analisi exergetiche il precedente: “Fondamenti Termodinamici dell’Energetica” nel quale, per brevità, ci si era limitati alle analisi energetiche, dedicando un solo capitolo al concetto di exergia. Il volume, inoltre, tratta in maniera approfondita gli aspetti teorici dell’energetica e costituisce un’ottima introduzione allo studio degli argomenti applicativi approfonditi in “Energetica Generale”.