Descrizione Foglie sparse
La realtà rivisitata dal poeta: "Foglie sparse" raccoglie liriche in cui emerge la vita rivissuta come scrittura, in una proposta che alimenta il fenomeno dei giudici-scrittori. Magistrato, romanziere e poeta, Francesco Amato riduce al minimo i fatti raccontati senza caratterizzazioni nette dei personaggi. Dice l'autore: "Le incognite condizionano perfino i fatti 'accertati'. Dobbiamo forse accontentarci di un "velo della verità" (Pirandello)"; e aggiunge "scrivere è un assurdo vizio in cui non si può trovare spiegazione razionale ". In Amato si leggono quindi rimandi alla vita semplice, al quotidiano, al ricordo; ma nella memoria l'oggettività sembra si stempera delicatamente. Una "rimozione complessiva dei temi reali", come dice Umberto Curi.