Descrizione Evviva! Ci arrendiamo. La dolce resa dell'Europa di fronte all'Islam
La riflessione di Henryk Broder prende spunto dal caso delle vignette su Maometto pubblicate dal giornale danese "Jyllands-Posten", che in Europa hanno scatenato paludati dibattiti sulla libertà di stampa e nel mondo arabo violente proteste, assurde richieste e qualche falò di bandiere danesi. Il risultato è un impietoso giudizio sulla società europea contemporanea, ormai ridotta a una "manica di conigli", così profondamente istupidita dalle proprie chiacchiere sul multiculturalismo e sulla tolleranza, da armare la mano di chi non vede l'ora di spararle. Qui non si tratta di distinguere tra cristiani e musulmani, musulmani e islamisti, moderati e fondamentalisti… satira e insulti. Si tratta della nostra incapacità di difenderci, di difendere la nostra civiltà e le nostre conquiste. Nel caso delle vignette danesi era in gioco la libertà di ridere di Dio e dei suoi profeti; forse solo una piccola conquista della modernità, ma che cosa succederebbe se ne venissimo privati? E dopo di essa, che cosa cederemo? Forse è persino troppo tardi per chiedercelo, forse abbiamo già permesso ad altri di toglierci quella e altro. E le conseguenze di questa capitolazione culturale saranno gravi, ma purtroppo non imprevedibili.Probabilmente aveva ragione quel bizzarro danese fondatore di un partito politico per non pagare le tasse, il quale, per far risparmiare allo Stato gli inutili finanziamenti alla difesa, aveva pensato di comprare una segreteria telefonica e incidere un semplice messaggio nella lingua dell'invasore: "Ci siamo arresi".Broder ha scritto un pamphlet vivace e corrosivo per risvegliare, oltre al nostro senso di appartenenza, anche il nostro buon senso. Per farlo, ci parla con amara ironia di un'Europa che per sentirsi superiore è costretta a interpretare il ruolo della minoranza, a chiedere scusa e a rinunciare alla propria libertà. Un'Europa costretta a integrarsi secondo le regole decise da altri, incapace di aiutare i suoi ospiti a integrarsi secondo le proprie regole.